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VENEZIA 2006 Italia

"100+1", ai Venice Days si preserva il cinema

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Cento film che hanno fatto la storia del cinema italiano da trasformare in "beni culturali" e in quanto tali più accessibili a tutti. Cento film come gli anni dalla nascita di Rossellini, Soldati e Visconti, tre maestri di un cinema glorioso da preservare: è con questo intento che alla Mostra di Venezia, nell’ambito delle Giornate degli Autori, rassegna parallela al festival, è stata lanciata ieri una nuova iniziativa intitolata appunto “100 + 1 (Cento film e un paese. L'Italia)”.

Subito prima della proiezione di Roma città aperta, ha preso la parola il delegato delle Giornate degli Autori, Fabio Ferzetti: "Per trent'anni, dalla fine della guerra ai '70, il cinema italiano ha saputo esprimere quello che accadeva e prevedere quello che stava per accadere, esercitando una funzione egemone nella nostra cultura. Quei film oggi potrebbero contribuire a costruire la coscienza dei giovani, potrebbero aiutare i figli di chi viene da un paese straniero a diventare cittadini".

Rossellini e De Sica, Sofia Loren e magari Don Camillo e Peppone, trasformati in "bene culturale", patrimonio di tutti e soprattutto delle scuole, che potrebbero proporli in dvd senza spendere una fortuna in diritti d'autore. All'iniziativa hanno aderito subito tutti: la Biennale e la Cineteca Nazionale, l'Arci e la Cineteca di Bologna, l'Agiscuola e RaiSat, i critici e i giornalisti di cinema raccolti nel SNCCI e SNGCI.

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