Vivere e voler fuggire da Algeri
"Non sai quel che troverai sull'altra sponda del Mediterraneo, ma sai bene quel che lasci e tanto basta". Le prospettive di due potenziali emigranti, alla ricerca di una vita migliore lontano da casa loro, sono al centro di Roma wa la n'Touma (Titolo it.: "Roma piuttosto che voi"), coproduzione tra Algeria, Francia e Germania diretta dall'esordiente Tarique Teguia, presentata nella sezione "Orizzonti" della Mostra del cinema di Venezia. In Algeria da oltre dieci anni si trascina una "lenta guerra" che ha fatto 100 mila vittime. Due giovani innamorati vogliono fuggire da Algeri, dalla povertà, dai coprifuoco e dai severissimi controlli della polizia militare, per imbarcarsi su una nave. Spagna, Francia, Italia: non importa la destinazione, basta partire e ripartire da zero. Per questo si mettono alla ricerca di Bosco, un marinaio che procurerebbe l'imbarco, visti e passaporti falsi. Una ricerca difficile che li porta ad attraversare, forse per l'ultima volta, le deserte e desolate vie e architetture della periferia di Algeri.
Il film, secondo il regista Teguia, si potrebbe definire "un road movie al rallentatore sulle distanze ravvicinate in un quartiere in costruzione. Un viaggio che affronta il generale rallentamento della città mentre si rinchiude in se stessa, in un labirinto di case incompiute e blocchi stradali". Ma guai a far trionfare la disperazione: si tratta di un film, ha aggiunto il regista, girato "nella speranza di far emergere la gioia che giace sotto il peso della violenza".
Prodotto dagli algerini di Neffa Films, Roma piuttosto che voi ha avuta una lunga gestazione, circa sette anni per trovare i finanziamenti. E’ stato coprodotto dai francesi dell’Ina e dai tedeschi di Flying Moon, con il sostegno del Fonds Hubert Bals del Festival di Rotterdam, e con il contributo del fondo regionale francese Fonds Sud Cinéma. Quanto alla distribuzione, per il momento non se ne parla: "Ho parlato con molte persone – ha raccontato Teguia – ma la risposta è sempre la stessa. Dicono che il mio film è invendibile in Europa. Ad Algeri invece per il momento non ci dovrebbero essere difficoltà".
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