email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2006 Giornate degli Autori

La brezza leggera del cambiamento

di 

Come l'ombra è il ritratto di una single di trent'anni, Claudia, in una giungla urbana milanese magnificamente fotografata. Tipico membro della società dei consumi (in cui tutto è già stato consumato - a Claudia non piace né bere né mangiare e conduce una vita sentimentale senza convinzione), la protagonista è indifferente e disincantata ("Ma cosa vuoi mai che succeda?", dice). L'inizio del film tratteggia la sua routine, con una sottigliezza infinita e un realismo che sottolinea le scelte d'inquadratura - c'è sempre qualcosa in primo piano dietro la quale scorre la sua vita insignificante.

Olga rappresenta quello che Claudia - pur lavorando in un'agenzia di viaggi - teme di più: i cambiamenti. È talmente refrattaria a ogni novità che la prima ragione per cui trova Olga "simpatica" è che quest'ultima "è un tipo che si fa i fatti suoi". Questo fresco personaggio non solo riesce a far fare a Claudia, malgrado la sua renitenza, delle cose nuove ma anche, a esprimere (attraverso una canzone, "la solitudine") ciò che la sua nuova "amica" rifiuta di ammettere. Di fronte all'entusiasmo di Olga, le opinioni di Claudia sembrano ancor più preconfezionate (se ci si veste bene è per piacere ai ragazzi, bisogna esser contenti quando arrivano le vacanze, è difficile trovare lavoro), tanto che Olga la prende amichevolmente in giro descrivendole un'Ucraina da cartolina.

Le due donne non passano che qualche giorno insieme eppure, la scomparsa di Olga colpisce Claudia. Imperccettibilmente, con la stessa discrezione che in "Gente di Dublino" di James Joyce (discrezione sottolineata dalla voce di Olga di "essere dimenticata"), la vita di Claudia è cambiata. Marina Spada confeziona, con inappuntabile rigore e un minimalismo che tiene testa abilmente al soggetto, un film splendido e profondamente triste che ha emozionato il pubblico di Venezia.

Non si puo' che augurare a questo film prodotto da Ombre Film e Film Kairòs (che si occupa inoltre delle vendite internazionali) di trovare presto dei distributori.


A cosa ha pensato per creare il personaggio di Claudia?
Non ho usato esatytamente dei riferimentiletterari o cinematografici. Claudia é semplicemente una donna di oggi come tante altre - e per concentrarmi su questo ritratto ho scelto di eliminare quasi completamente dei personaggi maschili. Questo è un film sulla normalità. Quando Olga chiede a Claudia ha in progetto di creare una famiglia, lei risponde "Certo, come tutti" maa lei non cerca arttivamente di farlo, lei "aspetta" passivamente. Ho capito dopo che questo era un dialogo chiave.

Perché il cambiamento arriva da un paese dell'Est?
Perché il mio cuore batte la Est. La mia generazione è stata attratta sia dall'America sia dalla ricerca in cui l'Europe de l'Est era un laboratorio. Olga è quasi "marziana" a Milano, di cui sa apprezzare ogni aspetto - basta vedere il suo modo di vestirsi e di porsi- , agli antipodi rispetto all'"invisibilità" di Claudia.

Come ha diretto le attrici per ottenere un'interpretazione così convincente?
Ho tagliato, tagliato e ritagliato, ed è molto più difficile che aggiungere qualcosa.
Qual è la domanda che si è posta più frquentemente durante le riprese?
Quanto costa il film! È una domanda a cui mi rifiuto di rispondere: il valore di un film non ha niente a che vedere con i suoi costi!

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy