Il buono, il brutto e il polacco
La sezione Orizzonti della Mostra di Venezia è il luogo delle scoperte eclettiche, e di certo il primo western polacco è un’ambizioso, eclettico progetto giustamente ‘a casa’ nell’orizzonte del Lido. "Non un omaggio ma neanche una parodia", secondo il regista esordiente Piotr Uklanski, Summer Love [+leggi anche:
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scheda film] è invece un "film allegorico che utilizza il linguaggio del western" e "sfrutta il genere cinematografico più codificato per parlare di identità etnica e autenticità locale". Nonostante la sua discontinuità, il film è divertente da vedere, nel suo tentativo di torcersi su se stesso e allo stesso tempo di ricreare l’archetipo di genere.
Nessuno dei personaggi ha nome in Summer Love, interamente girato in location in Polonia con un cast quasi totalmente polacco. I paesaggi, le case, gli abiti, sembrano quelli tipici del genere, nonostante quanto si legga in una nota del regista: "Summer Love è un film che tenta di proporre un prodotto culturale specifico (un western) in un contesto straniero (la Polonia)". La storia è così radicata nel genere stesso da poter essere compresa sin dai visi segnati dei suoi personaggi: lo sceriffo ubriaco (Boguslaw Linda) si scaglia contro lo straniero appena arrivato (Karel Roden), combattendo— tra gli altri—un ricercato (Val Kilmer) e la proprietaria di un saloon (Katarzyna Figura). Il film risulta pieno di humour, sia visivo (un punto di vista ripreso dalle teste separate dai corpi, una forca usata come dondolo, una scena di sesso nella quale i corpi dei personaggi scandiscono la parola “sesso”) e nei dialoghi del film, che vanno dal gusto kitsch di "Sai cosa significa? Non significa niente, ma non potevi saperlo" fino al riciclo consapevole delle stesse parole in un contesto diverso. E, non ultimo, gli spettatori di Summer Love non riusciranno mai a guardare con gli stessi occhi la combinazione di Val Kilmer e dei pomodori.
Summer Love è prodotto da Polski Western con lo svedese Staffan Ahrenberg e il neo-zelandese Hamish Skeggs, oltre al regista. Le vendite internazionali sono affidate a Ancramdale Media.
(Tradotto dall'inglese)
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