09/09/2006

Un Leone d'Oro a sorpresa, che a molti giornalisti è sembrato il frutto di un compromesso di una giuria divisa. Catherine Deneuve, presidente dei giurati, difende le decisioni prese: "Ci hanno detto che ci sarebbe stato un film a sorpresa. Siamo rimasti molto colpiti dalla qualità di un film che sembrava contenere tutto ciò che a noi piace: la bellezza della fotografia, la qualità della storia, e personaggi emozionanti e sorprendenti. Still Life di Jia Zha Deng è un film molto speciale.

Quanto al premio consegnato a Emanuele Crialese per Nuovomondo [+leggi anche:
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scheda film], un Leone d'Argento rivelazione che non era mai apparso nel palmares di Venezia, Catherine Deneuve ha detto di aver usato questo riconoscimento come un jolly: "Volevamo che questo film insolito e personale ricevesse un premio. Una nuova rivelazione che risveglierà la memoria del pubblico". E Crialese aggiunge: "Un premio che la giuria ha quasi inventato per me. E' un incoraggiamento a fare meglio. E' il mio terzo film, se continuano gli incoraggiamenti, il mio futuro è roseo".

Troppo affaticato dal viaggio di ritorno in Francia per ritornare in tutta fretta al Lido, il grande maestro Alain Resnais ha appreso del Leone d'Argento per la regia con sorpresa e gioia, come ha sottolienato il produttore di Cuori (Coeurs) [+leggi anche:
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scheda film], Bruno Pésery. "Alain aveva paura delle reazioni perchè il film non era stato mai presentato prima di arrivare a Venezia. L'accoglienza ricevuta l'ha molto commosso".

Assenti dall'incontro con la stampa anche i francesi Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, insigniti del Premio Speciale alla carriera e al centro di polemiche per una lettera spedita al direttore del festival con un atto d'accusa nei confronti della Mostra e degli Usa: "Finché ci sarà il capitalismo imperialistico americano, non ci saranno mai abbastanza terroristi nel mondo".

Ad alleggerire l'atmosfera ci ha pensato Helen Mirren, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile in The Queen [+leggi anche:
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scheda film] diStephen Frears. "Una bolla bellissima che poi svanisce e tu ritorni sulla terra. Per me un premio è questo. Se la regina ha visto il film? Lo scrittore Robert Lacey ha detto che se la regina vedesse il film probabilmente direbbe: "Beh, poteva andare peggio! Posso avere un gin tonic?" Grande emozione per Mahamat-Saleh Haroun, Premio Speciale della Giuria per il suo bellissimo Daratt (Dry Season) [+leggi anche:
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scheda film]. "In Chad c'è gente che sta già feteggiando! E' un grandissimo regalo, perché in Africa accadono cose assai gravi e spesso in piena visibilità. Purtroppo non c'è un circuito di distribuzione cinematografico nel mio continente, ma i film vanno comunque fatti perché sono importanti per la memoria".