I Krauze di nuovo sul podio
Una premiazione senza sorprese al Festival del cinema polacco di Gdynia. Come previsto dai critici, il Leone d’oro della 31/ma edizione è andato a Joanna Kos-Krauze e Krzysztof Krauze, registi di Plac Zbawiciela (Saviour's Square). Dopo una serie di successi internazionali con Mój Nikifor (leggi la news), e malgrado il relativo insuccesso della pellicola in patria, i Krauze salgono ancora una volta sul podio della manifestazione.
Plac Zbawiciela - che racconta la disintegrazione di una famiglia polacca alle prese con i guai del mercato immobiliare – ha vinto anche i premi per il miglior ruolo femminile (Jowita Budnik), quello per la migliore attrice non protagonista (Ewa Wenzel) e il premio alla musica (Paweł Szymański). I registi si sono aggiudicati anche il premio speciale del Presidente della repubblica polacca e il premio della TVP (televisione pubblica polacca) oltre che il riconoscimento assegnato dalla stampa.
Molto premi anche per Statyści (Extras) di Michał Kwieciński (produttore e proprietario di Akson Studio, Tilsa e Arka Film, esordiente a Gdynia come regista). Di questa commedia amara, la giuria ha premiato la sceneggiatura (Jarosław Sokół), le immagini (Arkadiusz Tomiak), il secondo ruolo femminile (Anna Romantowska) e quello maschile (Krzysztof Kiersznowski).
Marek Koterski (Grand Prix 2002 per Dzień świra) questa volta ha vinto il premio alla regia per Wszyscy jesteśmy Chrystusami (We're All Christs) – un film-confessione in cui il personaggio principale, alter ego dell’autore, combatte il problema dell’alcolismo. Il pubblico del festival ha premiato Jasminum di Jan Jakub Kolski - una storia lirica sull’amore irrealizzabile che ha conquistato anche il premio della scenografia assegnato a Joanna Doroszkiewicz dalla giuria.
"Il programma del festival dimostra che il 2006 è un’annata eccezionale per il cinema polacco. Abbiamo visto film intelligenti, belli e realizzati con professionalità. C’è una parentela tematica fra tutti questi film realizzati da giovani. Ma questa tendenza è fortunatamente compensata dalla varietà di generi: dramma, commedia, thriller ecc." – ha detto a Cineuropa Agnieszka Odorowicz, direttrice dell’Istituto polacco del cinema (PISF).
(Tradotto dal francese)
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