18/09/2006

Soltanto sei mesi fa, il Greek Film Centre aveva presentato ufficialmente un ritratto a tinte fosche sul futuro del cinema greco, lamentando la mancanza di "fondi adeguati" a supportarlo. Le cose, almeno in apparenza, sono cambiate la scorsa primavera, e gli amministratori attuali offrono un panorama totalmente diverso sul futuro.

Mentre la grande stagione dei festival stava per debuttare a Drama, nel Nord della Grecia, con il famoso International Short Film Festival (17-23 settembre), il presidente del Greek Film Centre, Yorgos Papalios, ad Atene, aveva annunciato— nel corso dell’inaugurazione della pubblicazione ufficiale del Centre, intitolata ‘Moteur’— di aspettarsi "miracoli dal cinema greco". Tutto dipenderà naturalmente dai finanziamenti promessi dal Ministro della Cultura, Yorgos Voulgarakis, ma quel che è certo è che Papalios, produttore veterano dei primi lungometraggi di Theo Angelopoulos, non avrebbe dato vita ad aspettative senza aver prima fatto i dovuti calcoli.
Il suo laconico, ma ottimistico commento, segue di un paio di settimane la selezione di un film greco (Liubi di Layia Giourgou) come candidato dello European Film Academy al Miglior Film Europeo 2006.

Liubi non è tra i favoriti, ma quel che conta è la sua selezione, in un panorama cinematografico come quello greco che tenta disperatamente di buttarsi alle spalle le critiche per i suoi “script deboli e scialbi”.

Il raccolto dell’anno sarà censito nel corso del Thessaloniki International Film Festival, dal 17-26 novembre, quando saranno assegnati i premi nazionali greci.

Prima ancora, gli spettatori potranno godere il meglio della recente produzione europea e internazionale nel corso dell’Athens International Film Festival, noto col nome di Sere d’Apertura (Nyhtes Premieras). Il festival si aprirà con Volver [+leggi anche:
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scheda film] di Pedro Almodovar, il 20 settembre.

(Tradotto dall'inglese)