13/10/2006

Alberghi "tutto esaurito", biglietti per le proiezioni sold out, merchandising a valanga, sponsorizzazione persino delle maglie dei calciatori della Roma. L’appuntamento con la Festa Internazionale di Roma (13/21 ottobre), alla sua prima edizione, è tra quelli più attesi nella Capitale. Un evento che segue, a poca distanza di tempo, il Festival di Venezia, con il quale non sono mancate le polemiche (il Financial Times l'ha definita addirittura una "guerra civile", ma la rassegna romana si è già impegnata, su richiesta del ministro della Cultura Francesco Rutelli, a trovare collocazione in un periodo dell’anno meno a ridosso di Venezia).

La prima star a percorrere il tappeto rosso nella serata inaugurale sarà Nicole Kidman, che veste i panni della grande fotografa di soggetti" freak" Diane Arbus in Fur: un ritratto immaginario di Diane Arbus (Fur: An Imaginary Portrait of Diane Arbus) di Steven Shainberg, la cui proiezione per la stampa è stata accolta stamattina con applausi tiepidi.

Due le proiezioni ufficiali del film: quella delle 20, alla quale sarà presente la stessa attrice, e l’altra alle 21,30 presso il PalaRomaUno, sala tendone allestito in Via Norvegia.

Quella di Roma è una festa popolare e l'acquisto del biglietto per le proiezioni nel villaggio del cinema dà il diritto a partecipare anche al "red carpet" nella cavea del Parco della musica cioè ad assistere alla sfilata delle star alle 19,30.

La Festa ospiterà altri film americani (tra cui l'attesissima ultima fatica di Martin Scorsese) ma è curioso notare che non ci sono titoli statunitensi in concorso e che, eccetto Fur, le produzioni statunitensi nella prestigiosa sezione Premiere sono tutte firmate da non americani: lo svedese Lasse Hallström, l'indiana Mira Nair, il britannico Christopher Nolan.