Patagonia esistenzialista
Per il modo di pensare argentino, la Patagonia è una terra profondamente legata alla fortuna, la “suerte”: ci si va per cercarla, oppure per fuggire da un evento sfortunato. Nel suo Nacido y criado [+leggi anche:
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scheda film] (Born and Bred), Pablo Trapero ha optato per la seconda ipotesi, scrivendo e dirigendo una storia il cui giovane protagonista Santiago, a seguito di un grave incidente automobilistico che gli fa perdere il contatto con la moglie e la figlia, decide di lasciare Buenos Aires e recarsi nella Terra del Fuoco per superare il dolore e tagliare con la vita passata.
L’incidente gioca da spartiacque nel film, interessato a mostrare le sostanziali differenze tra lo stile di vita agiato-borghese di Santiago e famiglia nella capitale argentina e quello in Patagonia, dove l’uomo sopravvive di un lavoro precario e improvvisato, immerso in una natura spesso ostile e soprattutto nel segreto di una sofferenza che non gli dà pace.
Trapero appartiene a quella nuova ondata di cineasti argentini che da qualche anno arricchisce di buone proposte i festival e i mercati internazionali. L’Europa è parte integrante nella coproduzione del film, realizzato con un budget di 1,5 milioni di euro; oltre all’Argentina, presente con la Matanza Cine di Trapero, vi hanno partecipato il Regno Unito con la Axiom Films e l’Italia con la Sintra Film di Rosanna Seregni.
«Da tempo volevo produrre un film di Trapero – ha sottolineato Seregni - considerando la mia affezione al cinema argentino che seguo da oltre 15 anni partecipando al festival di Buenos Aires. Siamo fiduciosi che i mercati internazionali apprezzeranno il lavoro di questo giovane talento, come hanno fatto con il suoi film precedenti». Le vendite internazionali sono gestite dalla francese Films Distribution.
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