Verso un record di film nazionali nel 2006?
Secondo le ultime stime pubblicate dal Centre National de la Cinématographie (CNC), la fetta di mercato dei film francesi raggiunge il 43,7 % nei primi dieci mesi del 2006 contro il 36,9 % dello stesso periodo del 2005. Inseguendo la produzione americana che si attesta al 47,3 % da gennaio alla fine di ottobre 2006 (49,1 % l’anno scorso), i lungometraggi nazionali hanno il vento in poppa e l’inizio del mese di novembre li spinge a livelli raramente raggiunti con più del 60 % delle entrate sulla scia del fenomeno Prête-moi ta main [+leggi anche:
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scheda film] di Eric Lartigau che ha sedotto 1,06 milioni di spettatori in una settimana. Tra i titoli di successo figurano anche Ne le dis à personne [+leggi anche:
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scheda film] di Guillaume Canet (858 000 entrate in una settimana), il film d'animazione Azur e Asmar [+leggi anche:
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scheda film] di Michel Ocelot (765 000 spettatori in due settimane) e l’inossidabile Indigènes [+leggi anche:
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intervista: Jean Bréhat
intervista: Rachid Bouchareb
scheda film] di Rachid Bouchareb (leggi il Focus) con 2,7 milioni di entrate in sei settimane.
L’ottima performance dei film francesi al box-office lascia presagire un 2006 record dato che la fetta di mercato attuale del 43,7 % non veniva raggiunta dal 1986 e bisogna risalire al 2001 (41,2 %) per trovare i lungometraggi nazionali a oltre il 40 % in un anno. L’anno scorso, la produzione francese ha rappresentato il 36,8 % delle entrate.
Da gennaio a ottobre 2006, le sale francesi hanno totalizzato 151,17 milioni di entrate, ossia il 10,4 % in più rispetto allo stesso periodo del 2005. Allo stesso ritmo dell’anno scorso, il 2006 dovrebbe chiudersi intorno a 189 milioni di spettatori, che equivarrebbe al secondo miglior risultato degli ultimi 23 anni, essendo il record del 2004 (195,38 milioni di entrate) fuori portata. Da notare comunque che questo bilancio positivo è intaccato dal mese di ottobre, che ha registrato il peggior risultato degli ultimi 10 anni con 13,38 milioni di spettatori (in recesso del 9,2 % in confronto a ottobre 2005), un risultato che rilancia la polemica sulle grandi distribuzioni che si concentrano nei periodi di vacanze scolastiche.
(Tradotto dal francese)
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