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Rivoluzione digitale e modello economico

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Introducendo i dibattiti, Gaetano Blandini (IT – Direzione Generale Cinema) ha sottolineato le particolarità dell’industria cinematografica europea, soffermandosi, da una parte sulla sua ricchezza, legata alla diversità culturale, e dall’altra sui cambiamenti profondi, finanziari e tecnologici, che la attraversano.
Nel panel 1, due universitari, Chris Brady (UK – Film Business Academy) e Alessandro Usai (IT – Università Bocconi), hanno messo a confronto le loro analisi sulla validità della teoria della lunga coda (long tail theory) per il cinema, concludendo che la rivoluzione digitale cambia innanzitutto i comportamenti dei consumatori e che un numero crescente di mercati di nicchia può esistere e offrire a condizioni vantaggiose programmi che fino a quel momento stentavano a trovare un equilibrio sui mercati tradizionali.

Nel panel 2, i produttori Antonio Saura (ES – Zebra Producciones) e Riccardo Tozzi (IT - Cattleya) sono stati concordi nel constatare che se il digitale aggiunge valore allo sfruttamento delle opere, non per questo ne crea. A loro avviso, il cinema non è entrato in una spirale di produzione « low cost » e i film destinati alla sala saranno sempre più cari, senza contare l’aumento delle spese di marketing per l’uscita dei film. I produttori si trovano in un modello economico intermedio in cui i modi di finanziamento tradizionali sono sempre più insufficienti per finanziare i film (meno denaro delle emittenti mainstream e della distribuzione) e non sono ancora compensati dagli apporti dei nuovi media (VOD e DSL).

Nell’analisi di Robert Pisano (USA - MPAA) questi nuovi business models si stanno modificando a causa dei cambiamenti nelle scelte dei consumatori. Da 5 anni « il consumatore decide in gran parte come e quando vuole vedere i film » e dunque si fa urgente il bisogno di una cronologia dei media più flessibile e di DRM. Queste nuove condizioni di mercato spingono Majors e indipendenti a cercare strategie economiche differenti come le uscite simultanee su più supporti. Tuttavia, tutti gli esperti del panel sono stati d’accordo nell’affermare che il film sarà sempre pensato per la sala cinematografica. Secondo Olivier Zegna-Rata (FR – Canal Plus), gli operatori delle Pay TV avranno sempre bisogno di film e i servizi aggiuntivi (VOD e S.VOD) messi a disposizione dai gruppi di comunicazione stanno diventando sempre più potenti e dovrebbero contribuire in maniera decisiva all’equilibrio del sistema facendo coesistere due modelli economici complementari : la televisione e i nuovi modi di consumo individuali.

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