email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

EVENTI Francia

Addio, Francis Girod

di 

Profluvio di omaggi ieri dopo l’annuncio della morte del regista francese Francis Girod vittima di un attacco cardiaco nella notte tra sabato e domenica a Bordeaux. Ex presidente della Società dei registi di film e della Società degli autori e compositori drammatici (SACD), aveva 61 anni ed era membro dell’Accademia delle Belle Arti e del consiglio d’amministrazione della Cinémathèque française.

Cominciata la sua carriera di regista nel 1974 con Le trio infernal (con Michel Piccoli e Romy Schneider), Francis Girod ha messo in scena 14 lungometraggi, tra cui La Banquière (ancora con Romy Schneider) nel 1980, Le bon plaisir (con Catherine Deneuve e Jean-Louis Trintignant ) nel 1984, L'Enfance de l'art che fu selezionato in concorso ufficiale al Festival di Cannes nel 1988 e ancora Lacenaire nel 1990 con Daniel Auteuil, che ritroverà nel 1996 in Passage à l'acte. Il suo ultimo film, Un ami parfait [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
con Antoine de Caunes e Carole Bouquet era stato proiettato in seduta speciale all’ultimo festival di Berlino.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Ieri il presidente della Repubblica Jacques Chirac ha reso omaggio all’autore, sottolineando che la sua scomparsa "addolora tutto il cinema francese, di cui era un grande rappresentante e un instancabile difensore". Anche il primo ministro Dominique de Villepin ha salutato il regista "riconosciuto e stimato per il suo lavoro, che difendeva con convinzione, intelligenza e generosità". Definito come "ardente difensore del cinema francese ed europeo" dal ministro della Cultura, Renaud Donnedieu de Vabres, Francis Girod era anche, come ha ricordato il presidente del Festival di Cannes, Gilles Jacob, un "artista ardentemente impegnato nella lotta all’ingiustizia sotto tutte le sue forme". Infine, Véronique Cayla, direttrice generale del Centre National de la Cinématographie (CNC), ha reso omaggio a un regista che "ha saputo costruire un’opera umanista ma senza concessioni, che rivela la complessità umana", un cineasta dall’"umorismo salvatore e irresistibile".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy