23/11/2006

Dopo il successo della 10ma edizione, che si è conclusa il 28 ottobre, il Cinénygma Luxembourg International Film Festival ha annunciato che non ci saranno più festival “nella loro attuale struttura”. La notizia arriva come una bomba, poiché il festival era l’unica occasione per la regione di mostrare sul grande schermo pellicole senza distributore. L’annuncio cancella anche il Lussemburgo dalla mappa dei festival europei, poiché Cinénygma rappresentava il Gran Ducato al Coordination of European Film Festivals e alla European Federation of Fantastic Film Festivals (dove ricopriva il ruolo di vice-presidente).

I contatti internazionali degli organizzatori permettevano inoltre al Paese di essere rappresentato in vari programmi europei, e di ottenere visibilità internazionale per i talenti locali: grazie alla proiezione al festival, il corto Starfly di Beryl Koltz aveva infatti vinto il Méliès d’Oro per il Miglior cortometraggio fantastico europeo.

Due sono le ragioni della chiusura di Cinénygma: i problemi di finanziamento e l’arrivo imminente di un festival rivale inserito nei festeggiamenti 2007 di Lussemburgo Capitale Culturale d’Europa. Cinénygma dipende da sempre dal Film Fund Luxembourg per gran parte del suo budget, mai aumentato nel corso degli anni (come mai lo Stato ha aumentato quello del Fondo stesso, nonostante instancabili trattative). Come risultato, Cinénygma è stato costretto a una riduzione delle proprie dimensioni a fronte dell’aumento dei costi.

Riguardo all’arrivo del nuovo festival, gli organizzatori di Cinénygma hanno commentato: “Siamo dispiaciuti del fatto che la Città di Lussemburgo e Lussemburgo 2007 preferiscano supportare un nuovo festival, che […] è stato acquisito dall’estero […] per la cifra impressionante di 500.000 euro— che è il budget del nuovo festival ancor prima di prendere in considerazione sponsorizzazioni private. […] È chiaro che gli sponsor privati del programma Lussemburgo 2007 avrebbero reso impossibile per Cinénygma trovare di nuovi per la prossima edizione”. Specializzato in cinema horror e fantastico, il festival ha sempre servito la morte nei suoi menù, ma mai come ora la situazione è sembrata così cupa.