email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PRODUZIONE Italia

Monicelli di nuovo in guerra

di 

Un manipolo di uomini troppo giovani e inesperti per andare alla guerra, un prete domenicano dai modi rudi ma efficaci e sullo sfondo la disfatta della spedizione africana voluta da Italia e Germania nel '41. Liberamente tratto da "Il deserto della Libia" di Mario Tobino e dal brano "Il soldato Sanna" in "Guerra d'Albania" di Giancarlo Fusco, Le rose del deserto, sessantacinquesimo film di Mario Monicelli in uscita il 1° dicembre in 230 copie con Mikado Film, racconta l'orrore del conflitto bellico attraverso le storie personali dei soldati del terzo reparto della 31 Sezione Sanità che si accampa a Sorman, nel deserto della Libia, per allestire un ospedale da campo e aiutare così militari feriti e civili bisognosi.

Dopo un periodo tranquillo durante il quale il comandante Stefano Strucci si occupa principalmente di scrivere alla moglie e il tenente medico Marcello Salvi di fotografare il paesaggio circostante, i rapporti con gli arabi diventano tesi e dal cielo cominciano i bombardamenti degli inglesi. ''Mi ero accorto - ha raccontato Monicelli in conferenza stampa - che questa guerra, persa come tante altre, era poco conosciuta, non era mai stata raccontata. Il romanzo di Tobino mi ha appassionato e commosso. Lui, come me, aveva fatto la guerra. Come me aveva visto, vissuto quelle storie e ho deciso di raccontarle per farle conoscere anche ad altre persone. E poi ho voluto ricreare soprattutto le atmosfere del romanzo. Far vedere che il deserto non è sole e dune rosa, ma sabbiaccia e palme rinsecchite. Non c'e' romanticismo''.

Tra i protagonisti del film c'è Michele Placido, che insieme a Alessandro Haber, Giorgio Pasotti, e il critico Tatti Sanguineti (di nuovo nelle vesti di attore dopo la performance de Il caimano [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Jean Labadie
intervista: Nanni Moretti
scheda film
]
di Nanni Moretti), ha vissuto l'esperienza del set allestito in Tunisia. ''Stasera - ha detto Placido - il Presidente della Repubblica vedrà il film in anteprima, ma a questa pellicola si poteva dare maggiore attenzione e forse un po' più di soldi''.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy