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AUDIOVISIVO Europa

I registi europei contro la soppressione del canone per copia privata

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Alcuni dei più prestigiosi registi europei hanno inviato all’inizio del mese una lettera aperta alla Commissione europea in cui esprimono il loro totale disaccordo in merito alla soppressione del canone per copia privata.

Noti registi come Pedro Almodóvar, Ken Loach e Lars Von Trier hanno così messo per iscritto il loro sostegno al principio di retribuzione per copia privata perché, benché "limitata, rappresenta ancora un’importante fonte di guadagno". Questa lettera insiste anche sul fatto che tale soppressione sarebbe un "attacco frontale" contro i diritti d’autore.

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Secondo i registi, "l’industria delle TLC non dovrebbe rispondere alla libera disponibilità dei contenuti con la diffusione di tecnologie digitali a scapito dei creatori". Per questo incoraggiano la Commissione ad "ammettere l’importanza di retribuire i creatori per il loro contributo".

Questo sistema di retribuzione applicato ai supporti digitali, regolamentato dalla direttiva 2001/29, è in via di riforma. L'obiettivo è di armonizzare e di fare chiarezza sulle norme di gestione delle tecnologie digitali, visto che oggi il canone per copia privata non esiste che in 20 Stati membri dell'UE su 25.

Questo soggetto è al centro di regolari consultazioni dal 2001, con la partecipazione delle parti interessate, sia del pubblico che del privato.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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