23/12/2006

Le produzioni danesi e norvegesi continuano a piacere ai festival internazionali, come dimostrato dai quattro film danesi e due norvegesi selezionati al prestigioso Sundance Film Festival nello Utah (18-28 gennaio 2007).

Freschi dei premi dell’IDFAs di Amsterdam, The Monastery [+leggi anche:
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scheda film] di Pernille Rose Grønkjær e Enemies of Happiness di Eva Mulvad saranno presenti nella programma del concorso World Cinema Documentary del Sundance.

Prodotto da Tju-Bang, The Monastery (vincitore del Premio IDFA Joris Ivens) è la storia di un uomo che trasforma il suo castello in monastero per le suore ortodosse russe. Enemies of Happiness, prodotto da Bastard Films e vincitore di un Premio IDFA Silver Wolf, racconta invece la vicenda di una giovane donna afghana in corsa nelle elezioni parlamentari democratiche nel suo paese.

Entrambi i documentari concorreranno assieme a 14 altri titoli, fra i quali la co-produzione ceca-norvegese On a Tightrope. Il film, diretto da Petr Lom, narra la vita quotidiana di quattro ragazzi che vivono in un orfanotrofio della provincia cinese di Xinjiang e studiano l’antica tradizione Uyghur (minoranza musulmana) dei dawaz (ovvero a camminare sulla fune). Il film è prodotto dalla norvegese Piraya Film.

Il lungometraggio norvegese Reprise [+leggi anche:
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intervista: Joachim Trier
intervista: Karin Julsrud
scheda film] di Joachim Trier, candidato norvegese alle nomination degli Oscar, sarà presentato nella sezione Spectrum. Prodotto da 4½ Production, viene venduto da Nordisk Film International Sales (NFIS) e tra i paesi stranieri che l’hanno acquisito fino ad ora ci sono Germania (MFA), Austria (Filmladen), Benelux (A Film), Poland (Best Film/Eurocan), Ungheria (Budapest Film) e Bulgaria (Vadi Van Kris).

Il lungometraggio danese Offscreen [+leggi anche:
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scheda film], presentato nella sezione New Frontier, e venduto anch’esso da NFIS, è diretto da Christoffer Boe, presente al festival di Robert Redford lo scorso anno con Allegro [+leggi anche:
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scheda film]. Offscreen è prodotto da Alphaville Pictures per New Danish Screen, schema produttivo del DFI che promuove l’innovazione, e che ha supportato anche il cortometraggio Sophie di Birgitte Stærmose, selezionato nel programma Short film del Sundance.

(Tradotto dall'inglese)