La Comunità fa il suo bilancio
Nel corso della conferenza stampa che martedì ha riunito il ministro della Cultura, dell’Audiovisivo e della Gioventù Fadila Laanan, i membri della Commissione cinema, il Segretario generale della Comunità francese Henry Ingberg e un gran numero di operatori del settore e rappresentanti di diverse associazioni, è stato tracciato un bilancio delle attività del Centro del Cinema e dell’Audiovisivo della Comunità francese del Belgio, davanti a un pubblico a tratti entusiasta e a tratti dissidente.
Con più di 27 milioni di euro assegnati nel 2006 al settore audiovisivo (2,3 milioni di euro in più dal 2004); oltre 9 milioni destinati alla produzione; 117 film sostenuti dalla Comunità francese, tra cui 22 lungometraggi e, tra essi, 7 opere prime; poco meno di un centinaio di premi nei festival internazionali, il bilancio è stato piuttosto positivo. Pur riconoscendo che i budget per il settore audiovisivo restano insufficienti, il ministro ha sottolineato la loro crescita del 21 % dall’inizio della legislatura e ha annunciato la creazione di un fondo di 100 000 euro per il cinema sperimentale, la stessa somma per sostenere l’emergenza del circuito d’essai e di DIAGONALE (leggi la news), aumenti di budget per la promozione e la diffusione (230 000 euro per i film, un po’ meno di 60 000 per i festival), e il versamento delle somme non spese nel 2006 sul 2007. Diverse misure sono poi in cantiere: un decreto in materia di educazione all’immagine e ai media; le discussioni con il canale RTL-TVI delocalizzato in Lussemburgo in ragione della direttiva Televisione senza Frontiere; gli sforzi affinché il credito d’imposta francese non ostacoli la circolazione dei talenti.
Henry Ingberg ha sottolineato che un terzo dei film sono prodotti in Belgio da Vlaams Audiovisueel Fonds e rappresentano i migliori successi nelle sale: "Ogni film, ogni progetto è una vera e propria sfida, un’avventura", ha detto salutando la combattività di tutti i professionisti del settore, "ma il nostro cinema non è purtroppo profeta nel suo paese" (leggi le news box office I & box office II). Bisogna dunque continuare a sostenere le iniziative nazionali di promozione e diffusione del cinema belga francofono (come il Premio dei Liceali, che ha permesso al pubblico giovane di incontrare i suoi autori). Ci sono poi altre cose a cui pensare: la necessità di nuovi consensi in materia di produzione con tutti gli operatori audiovisivi, vista la rapida evoluzione del settore (urgono nuovi operatori, delocalizzazione, ecc.), la questione spinosa del Tax Shelter (in particolare quella delle società intermediarie), legiferare sui nuovi modi di diffusione delle immagini (digitale e Internet), per non essere colti impreparati.
(Tradotto dal francese)
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