email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Spesa e contenuti tedeschi

di 

Gli incentivi si presentano sotto forma di pubblico sussidio, che ammonta a circa il 16-20% dei costi di produzione tedeschi (spesa tedesca). Il sussidio viene approvato e pagato automaticamente, una volta accertati i criteri di fondo, senza il coinvolgimento di un comitato di selezione. Si tratta di un sussidio a fondo perduto e non di un aiuto pagabile in relazione agli incassi: il denaro non deve essere assicurato o ripagato e resta nelle mani del produttore, come nel caso dei fondi FFA. Il bonus è cumulabile con altri fondi, che però sono soggetti ai regolamenti europei sui limiti massimi di accumulo fondi, del 50-80% per film piccoli o complessi. Inoltre esiste un limite massimo di finanziamento per film, difficilmente raggiungibile per una produzione cinematografica tedesca.

Le richieste possono essere fatte dai produttori che abbiano la sede principale o una succursale in Germania, e che abbiano prodotto un lungometraggio tedesco o che siano stati produttori maggioritari di un film tedesco “di riferimento” in Germani o in un altro paese dell’Union Europea. Tutti i produttori che fanno richiesta devono aver prodotto un lungometraggio nei cinque anni precedenti la richiesta. Il contributo al produttore tedesco deve ammontare a 25% dei costi di produzione come minimo. I trattati bilaterali con altri Paesi e l’Accordo di Coproduzione Europea restano validi nell’ambito dei sussidi della BKM. A seconda della tipologia di film (lungometraggio, animazione, documentario) esiste una lista di criteri a punti per identificare il “contenuto tedesco”. I progetti devono passare un test culturale, simile al test esistente nella Convenzione Europea per le Coproduzioni. Occorre ottenere un punteggio minimo affinchè venga attribuito un sussidio. Le coproduzioni realizzate nell’ambito della Convenzione Europea per le Coproduzioni saranno soggette al sistema di punteggiatura della Convenzione.

I fondi vengono attribuiti a film che abbiano già un distributore e di cui si conosca la strategia di uscita in sala. I produttori devono presentare la copia dei contratti di distribuzione, nei quali deve indicato il numero minimo di copie che verranno messe in circolazione in funzione della sovvenzione accordata. Inoltre, la società di distribuzione deve aver distribuito almeno tre film nell’anno precedente la richiesta. La lista delle società di distribuzione “certificate” è fornita dal FFA.

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy