08/02/2007

Vincitore in tutto di sette Orsi d'oro dalla creazione del festival di Berlino, ma premiato soltanto due volte dal 1966, con L’appât di Bertrand Tavernier nel 1995 e Intimité di Patrice Chéreau nel 2001, il cinema francese conta di recuperare in occasione della 57ma edizione della Berlinale, che si apre oggi con uno dei suoi rappresentanti: La Vie en rose [+leggi anche:
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scheda film] di Olivier Dahan (leggi l’articolo). Dopo la fiacca edizione 2006 con un solo titolo in competizione, la settima arte francese torna in forze quest'anno a Berlino con quattro lungometraggi, tra cui tre grandi nomi: Les Témoins [+leggi anche:
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scheda film] di André Téchiné e Ne touchez pas la hache [+leggi anche:
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scheda film] di Jacques Rivette, oltre a Angel di François Ozon, che chiuderà il festival. E sono da aggiungere a questa lista quattro coproduzioni francesi in concorso: El otro [+leggi anche:
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scheda film] di Ariel Rotter, Goodbye Bafana [+leggi anche:
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scheda film] di Bille August, Hyazgar [+leggi anche:
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scheda film] di Zhang Lu e Irina Palm [+leggi anche:
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intervista: Sam Garbarski
intervista: Sébastien Delloye
scheda film] di Sam Garbarski.

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Le altre sezioni della Berlinale 2007 vedranno una nutrita presenza del cinema francese. Il Panorama ha selezionato tre lungometraggi di finzione made in France (Lady Chatterley [+leggi anche:
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scheda film] di Pascale Ferran, Anna M [+leggi anche:
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scheda film] di Michel Spinosa e Deux jours - Two days di [+leggi anche:
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intervista: Christophe Mazodier
intervista: Julie Delpy
scheda film] Julie Delpy - leggi l’articolo), due documentari (Lagerfeld Confidential [+leggi anche:
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scheda film] di Rodolphe Marconi e Célébration [+leggi anche:
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scheda film] di Olivier Meyrou) e tre coproduzioni (La Leon di Santiago Otheguy, Here's Looking at you, Boy di André Schäfer e Riparo [+leggi anche:
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scheda film] di Marco Simon Puccioni). Quanto al Forum, esso presenta una decina tra produzioni e coproduzioni francesi (vedi l'articolo), in particolare Pas douce [+leggi anche:
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intervista: Jeanne Waltz
intervista: Pierre-Alain Meier
scheda film] di Jeanne Waltz, Substitute [+leggi anche:
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scheda film] di Fred Poulet e Vikash Dhorasoo, e il documentario Tout refleurit di Aurélien Gerbault. La sezione rivolta al pubblico giovane Generation, infine, permetterà di scoprire o riscoprire U del duo Serge Elissalde - Gregoire Solotareff, Je m’appelle Elisabeth [+leggi anche:
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scheda film] di Jean-Pierre Ameris e la coproduzione romeno-francese The Way I Spent the End of the World [+leggi anche:
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scheda film] di Catalin Mitulescu. Il tutto senza dimenticare la coproduzione La masseria delle allodole degli italiani Paolo e Vittorio Taviani nel programma Berlinale Special.

(Tradotto dal francese)