12/02/2007

In Germania si teme che la proiezione alla Berlinale del film dei fratelli Taviani sul genocidio armeno possa scatenare disordini nella comunità turca. Secondo il settimanale "Der Spiegel", la presentazione di La masseria delle allodole [+leggi anche:
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scheda film], in programma martedì sera nella sezione "Berlinale Special", rischia di provocare violente proteste da parte dei 250 mila turchi che abitano nella capitale e per questo la direzione del festival ha già chiesto un rafforzamento delle misure di sicurezza.

Il settimanale di Amburgo scrive che il film "potrebbe diventare lo scandalo politico di questa Berlinale" e critica la decisione della direzione del festival di presentarlo fuori concorso. "Proprio il più importante e sconvolgente contributo alla cultura della memoria è fuori concorso", scrive lo "Spiegel", secondo il quale i fratelli Taviani hanno creato immagini di terribile tragicità.

In un'intervista che accompagna l'articolo i due registi italiani precisano che "ogni scena, anche quella più brutale, è storicamente documentata". Dichiara Paolo Taviani: "Noi non parliamo di genocidio, poiché devono essere gli storici a stabilire se è di questo che si è trattato. Noi parliamo di una tragedia e con il nostro film non vogliamo formulare nessuna tesi. Nei Balcani, in Ruanda, nel Sudan si sono verificate scene analoghe. Noi italiani abbiamo assassinato, i tedeschi hanno assassinato. Il terrore può verificarsi sempre e dovunque, perché tacere allora la tragedia armena?".