Tutti pazzi per Irina
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intervista: Sam Garbarski
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scheda film] di Sam Garbarski, presentato ieri in Concorso alla Berlinale.
Il film, delicato e molto divertente, è attualmente in vetta alle preferenze dei giornalisti presenti al festival, e sicuramente tra i candidati più accreditati ad uno dei suoi premi maggiori.
Il soggetto, senza dubbio inusuale, mischia dramma e commedia riuscendo ad evitare i rischi del patetismo grazie anche alla bella interpretazione di un cast guidato da un’ottima Marianne Faithfull.
La vedova Maggie ha superato i cinquanta, e la sua vita scorre tranquilla in un piccolo e conservatore sobborgo londinese.
La grave malattia del nipote, che ha urgente bisogno di un trapianto e molto denaro, la spinge nella capitale britannica in cerca di un lavoro. Gli inizi sono difficili, il lavoro è infatti presso un sex club, dove, però, Maggie diventa una star: Irina Palm, “la mano migliore di Soho”.
“Il film in originale è stato scritto in francese”, dice il regista, “ed era stato pensato per un budget molto piccolo. Dovevamo girarlo a Bruxelles, ma non riuscivamo a trovare un produttore, la gente era spaventata dal soggetto. Poi Sébastien (Delloye, produttore ndr.) mi ha proposto di farlo nel Regno Unito, e a Rotterdam abbiamo trovato un co-produttore. La sceneggiatura è stata completamente riscritta in inglese, e ormai non si poteva più girare in Belgio. Così siamo andati a Londra, e il risultato è quello che si vede”, continua.
Irina Palm è una co-produzione europea tra la belga Entre Chien et Loup, la tedesca Pallas Film, la lussemburghese Samsa Film, la britannica Ipso Facto Films e la francese Liaison Cinématographique. Le vendite mondiali sono affidate alla francese Pyramide International.
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