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EVENTI Europa / Mediterraneo

Pochi soldi ma energia da vendere

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Il 10 e 11 febbraio si è tenuta, in contemporanea alla Berlinale, la prima conferenza regionale del Programma Euromed Audiovisuel della Commissione Europea. Più di cento professionisti hanno partecipato alle presentazioni dei progetti sostenuti dal Programma, seguite da animati dibattiti.

Discutendo di formazione e promozione delle opere audiovisive, la conferenza ha messo in risalto le differenze che esistono da un paese all’altro del Mediterraneo.
Nabil Ayouch, regista marocchino, autore dell’eccellente Ali Zaoua e fondatore del progetto MEDA Film Development, ha ricordato l’importanza dello sviluppo dei progetti, tematica comune alle produzioni europee.

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La conferenza ha messo in luce le disparità importanti in termini di capacità di produzione dei vari paesi del Mediterraneo. Paesi come il Marocco, l’Egitto, Israele o la Turchia hanno una produzione nazionale notevole e un'elevata quota di mercato per le produzioni locali. Al contrario paesi come la Giordania cercano più che altro di attirare produzioni straniere a girare sul loro territorio, entrando così a pieno titolo in un settore - quello delle location - fortemente competitivo e mondializzato.

Come in Europa, la presenza del settore pubblico è essenziale per sostenere l’industria cinematografica, hanno spiegato Nour-Eddine Saïl, direttore del Centro del cinema marocchino (CCM) e Katriel Schory, direttore dell’Israel Film Fund. Entrambi hanno insistito sull’importanza di avere una struttura amministrativa efficace, ma soprattutto autonoma.
Ma è stato il denaro che ha monopolizzato buona parte delle discussioni: l’assenza di fondi per la produzione rischia di far capitolare tutti i programmi dotati delle migliori intenzioni. Chiedere la creazione di un fondo dell’Unione Europea per la produzione di film del Sud del Mediterraneo rimane solo un’ipotesi, dato che il Programma Euromed Audiovisuel II (come del resto anche il Programma MEDIA) interviene in tutti i settori tranne che in quello della produzione. D’altra parte, a detta di molti partecipanti, l’idea di aprire il fondo Eurimages al Consiglio d’Europa ai paesi del Sud rischierebbe di scontentare i professionisti europei e frenare l’efficacia del fondo.

Se i mezzi per la produzione e la promozione delle opere del Sud, così come la sensibilizzazione del pubblico sembrano assomigliare alle fatiche di Sisifo, l’incredibile energia di due professionisti algerini – il regista Tariq Téguia (autore di Roma Rather Than You) e il distributore Mohammed Latrèche – sembrano indicare che la cosa più importante sia prima di tutto di agire.

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(Tradotto dal francese)

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