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CANNES 2007 Eventi

35 grandi registi per le nozze di diamante

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La geografia del cinema mondiale sarà ridisegnata in occasione della 60ma edizione del Festival di Cannes (16-27 maggio 2007), che celebrerà il suo anniversario con un film a episodi realizzato da 35 registi tra i più rinomati, 16 dei quali hanno già vinto una Palma d'Oro, mentre gli altri hanno ricevuto premi e riconoscimenti vari sulla Croisette. Battezzato Chacun son cinéma, l’opera, composta da cortometraggi di tre minuti in cui ciascun regista sarà chiamato a esprimere "lo stato d'animo attuale che gli ispira la sala cinematografica", sarà proiettata il 20 maggio al festival e trasmesso la sera stessa in chiaro su Canal +.

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Tra i cineasti che si sono prestati al gioco malgrado "la modestia del budget" - stando alle parole di Gilles Jacob, presidente del Festival di Cannes che ha dichiarato di aver voluto "festeggiare sessant'anni di creazione con una creazione" - gli europei la fanno da padroni con 14 rappresentanti: il polacco Roman Polanski, l’inglese Ken Loach, l’italiano Nanni Moretti, il tedesco Wim Wenders, i belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne, i danesi Lars Von Trier e Bille August, il portoghese Manoel De Oliveira, il greco Theo Angelopoulos, il finlandese Aki Kaurismaki e i francesi Olivier Assayas, Claude Lelouch e Raymond Depardon.

Figurano nella prestigiosa lista di 35 registi provenienti da cinque continenti e 25 paesi anche gli americani Ethan e Joel Coen, Gus Van Sant e Michael Cimino, i canadesi David Cronenberg e Atom Egoyan, il messicano Alejandro Gonzalez Inarritu, il brasiliano Walter Salles, il cileno Raoul Ruiz, l’australiana Jane Campion, il palestinese Elia Suleiman, l’israeliano Amos Gitai, l’iraniano Abbas Kiarostami, il taiwanese Hou Hsiao Hsien e il suo compatriota di origine malese Tsai Ming liang, il giapponese Takeshi Kitano, i cinesi Zhang Yimou, Chen Kaige e Wong Kar wai, il russo Andrei Konchalovsky e l'egiziano Youssef Chahine. Un Dream Team definito da Gilles Jacob un "gruppo di creatori, tutti universalmente riconosciuti, che rappresentano il loro paese e allo stesso una concezione orgogliosa del cinema... poeti che captano un frammento di mondo e lo trasformano".

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(Tradotto dal francese)

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