email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PRODUZIONE Italia

Il colore dei suoni

di 

La realtà drammatica degli “istituti per ciechi”, voluti da una legge italiana che considerava i non vedenti come individui senza speranza, da una parte; dall'altra, un talentuoso bambino che lotta per il proprio diritto alla creatività. E’ su questo doppio binario che si dipana la narrazione di Rosso come il cielo [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, lungometraggio di Cristiano Bortone, con Paolo Sassanelli, Marco Cocci e il giovanissimo Luca Capriotti. Il film, che uscirà nelle sale italiane il 9 marzo, distribuito da Lady Film in 40 copie, s’ispira alla storia vera di uno dei più apprezzati montatori del suono del cinema italiano, Mirco Mencacci, non vedente dall’età di 8 anni.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Presentato come evento speciale Unicef alla Festa del Cinema di Roma 2006, la pellicola racconta la storia del piccolo Mirco, che a seguito di un assurdo incidente perde la vista e per questo viene rinchiuso in un istituto, dove dà sfogo – non senza ostacoli – alla sua fantasia registrando “favole sonore” con un vecchio apparecchio a bobine. E attraverso questa vicenda umana, si ripercorre la storia dell’abolizione dei collegi per non vedenti, sullo sfondo delle proteste studentesche degli anni ’70. “Una pagina poco conosciuta della nostra storia”, ha detto il regista in conferenza stampa, “con la quale ho voluto trasmettere, evitando toni tristi e deprimenti, un messaggio universale: il diritto di tutti a perseguire i propri sogni”.

Il film, infatti, non scade mai nel patetico, ma è concepito piuttosto come una grande favola, con tanti giovani ed entusiasti interpreti, in cui la ricerca creativa e tecnica sul suono la fa da protagonista. “Per la prima volta, i rumoristi non hanno fornito un semplice arricchimento al film finito – ha aggiunto Bortone – ma hanno offerto il loro apporto creativo per tutto il periodo della produzione, ideando le atmosfere sonore che guidano il protagonista nelle sue nuove esperienze sensoriali”. Un’occasione, questa, per riscoprire la magia del cinema attraverso i suoi innumerevoli e variegati suoni. Con la tentazione di chiudere gli occhi.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy