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PROIEZIONI DIGITALI Francia

La resistenza degli esercenti

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In occasione del congresso annuale degli esercenti cinematografici riunitosi a Nizza, il Ministro della Cultura e della Comunicazione Jean-Jacques Aillagon ha espresso la propria opinione sullo sviluppo della proiezione in digitale. “Bisogna fare in modo che l’innovazione tecnologica non sconvolga le relazioni tra i professionisti” ha dichiarato, insistendo sul “controllo delle condizioni economiche relative a questi cambiamenti”.
Attualmente solo due sale francesi sono equipaggiate per la proiezione in digitale (l’Aquaboulevard di Parigi e il multiplex Nef Chavant di Grenoble). Lo sviluppo di questa tecnologia inaugurata tre anni fa da George Lucas ha subito un rallentamento a causa dei costi molto alti per gli esercenti che si preoccupano dei rischi di pirateria sulle copie. D’altra parte le conclusioni di uno studio sul digitale al cinema, realizzato da un laboratorio di economia industriale della Ecole des Mines ha appena informato i professionisti del settore. Secondo gli autori dello studio Olivier Bomsel e Gilles Blanc, la mancanza d’entusiasmo degli esercenti nell’adottare la proiezione digitale è in realtà una manovra strategica: gli investimenti sono colossali e la digitalizzazione tornerebbe utile soprattutto ai distributori liberi dagli obblighi di tiratura di copie e di valorizzare i propri film su tutti i canali (sale, televisione, satellite e DVD). Una modifica al delicato rapporto di forza tra mercato locale e mercato globale alla quale gli esercenti europei sembrano resistere con l’inerzia.

(Tradotto dal francese)

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