Più finanziamenti a sviluppo e sceneggiatura
Riflettori puntati sugli aiuti alla produzione di lungometraggi (sviluppo e sceneggiatura) assegnati dal Centre National de la Cinématographie, dopo la pubblicazione lo scorso fine settimana sul sito del CNC del testo integrale dei dibattiti svoltisi durante un seminario a La Fémis.
Come preambolo, Véronique Cayla, direttrice generale del CNC, ha ricordato i suoi obiettivi: aumentare quest'anno del 25 % gli aiuti alla produzione (oggi il 3 % circa delle spese d'investimento nella produzione cinematografica), valutare i dispositivi esistenti e "fare in modo che la creazione possa restare indipendente dalle leggi di mercato per affermarsi nella sua dimensione artistica e innovativa, a partire dalla scrittura della sceneggiatura".
Il CNC dispone al momento anche di un fondo di un milione di euro per gli aiuti alla scrittura e alla riscrittura della sceneggiatura (somma raddoppiata dal 2006 al 2007), di un budget annuale di 2,6 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo, e un aiuto alla preparazione accordato attraverso il sostegno automatico alla produzione. Gli esperti del CNC sottolineano tuttavia la necessità di aumentare il sostegno alla sceneggiatura piuttosto che il numero di progetti selezionati, e di permettere il cumulo con gli aiuti allo sviluppo. Rafforzare l'accompagnamento dei progetti sembra d'altronde indispensabile, creando ad esempio un servizio di lettura/analisi come quello di UK Film Council.
Riunendo autori e registi (Pascale Ferran, Cécile Telerman, Anne-Louise Trividic...), produttori (Didier Brunner, Aïssa Djabri, Bruno Pesery e Milena Poylo), rappresentanti delle TV (France 3 Cinéma...), ma anche distributori e venditori internazionali, le quattro tavole rotonde del seminario hanno prodotto ricchi contenuti. Lo sceneggiatore Gilles Taurand ha rivelato che il costo "giusto" di una sceneggiatura è di 40 000 euro al momento della commissione, più 20 000 euro se si fa il film. Da parte sua, Marin Karmitz (MK2) stima che il cinema francese ha molti finanziamenti, ma che la qualità media della produzione è mediocre per mancanza di professionalità o immaginazione. Manuel Alduy di Canal + ha sottolineato a sua volta il problema della fretta con cui spesso sono creati i progetti. E Michel Reilhac di Arte France Cinéma ha indicato che le sceneggiature francesi sono quasi sistematicamente meno riuscite di quelle straniere. Infine, Thierry Wong (Sofica) ha detto che alcuni attori molto corteggiati impongono il loro calendario ai produttori, il che può provocare ritardi o portare a girare con una sceneggiatura incompiuta.
Consulta il testo integrale dei dibattiti in francese sul sito del CNC.
(Tradotto dal francese)
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