Il 18mo NatFilm spiega le ali
di Annika Pham
Con 185 film per la sua 18ma edizione, il NatFilm Festival, maggiore festival cinematografico di Danimarca, sta riempiendo le sale di tutti i cinema di Copenhagen, Århus, Odense e Koldning sin dallo scorso giovedì.
Il debutto alla regia di Peter Schønau Fog The Art of Crying [+leggi anche:
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scheda film] ha avuto il privilegio di aprire il festival — prima della sua distribuzione casalinga il 24 aprile — e ha ottenuto il Natsværmer Prize, assegnato ogni anno ad uno o due talenti emergenti locali (filmmaker, produttore, attore, montatore o direttore della fotografia).
Il festival, che si svolgerà fino al 1° aprile, presenta oltre 30 diverse sezioni, che vanno dalle grandi produzioni americane e anteprime danesi fino ai B movies italiani e agli horror asiatici. Come da tradizione, la maggior parte del programma è costituita da titoli non selezionati per la distribuzione locale.
Fra questi, ci sono oltre 20 nuove pellicole europee inserite all’interno delle sezioni dedicate a Francia, Spagna, Italia, Germania, Europa dell’Est, Nuovi talenti Britannici e ‘Norwave’ (Nuovi film nordici), che si contenderanno il premio del pubblico, del valore di 125.000 corone danesi (16.700 euro) — destinate alla distribuzione di sala in Danimarca del film vincitore.
La sezione Gala include nel suo programma 12 anteprime mondiali o danesi, come Sunshine [+leggi anche:
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scheda film] di Danny Boyle (in uscita per Fox in Danimarca), Nuovomondo [+leggi anche:
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scheda film] di Emanuele Crialese (Camera Film), o il film tedesco/statunitense di Nick Cassavetes Alpha Dog (Scanbox).
Tra gli altri eventi di rilievo di questa edizione del NatFilm Festival, ci sono Quentin Tarantino, che presenterà i Re del B movie all’italiana, con sei film di Fernando Di Leo, Mario Brava e Massimo Dallamano, e la popolare ‘Sound & Vision’ con una dozzina di documentari musicali destinati al popolo della notte.
(Tradotto dall'inglese)
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