Artémis su due fronti: Jacques Doillon gira Le premier venu in Francia
Dall'altra parte della frontiera belga, in Piccardia, si svolgeranno per sei settimane, a partire da questa, le riprese di Le premier venu [+leggi anche:
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scheda film] di Jacques Doillon. Coprodotto da Artémis, produttore esecutivo del film con Liaison cinématographique, struttura francese messa in piedi da Artémis, Samsa Film e Nord-Ouest Production, il film beneficia di un budget di 1,37 milioni di euro, con l'anticipo sugli incassi del CNC, l'acquisizione dei diritti di distribuzione da Pyramide per la Francia e Cinéart per il Bénélux, e il pre-acquisto delle televisioni Canal + e RTBF.
Dopo il bel Raja, presentato in competizione ufficiale a Venezia nel 2003, il regista francese torna ai suoi temi prediletti: i tormenti dell'adolescenza, le sue febbri e le sue emozioni. Ritrova anche due degli attori da lui scoperti, Gérald Thomassin (Le Petit criminel - 1991) e Guillaume Saurrel (Carrément à l'Ouest - 2001), aggiungendovi il talento di Clémentine Beaugrand nei panni di una ragazza cresciuta in un ambiente agiato nel quale non si riconosce più, si annoia e decide di amare nella maniera più disinteressata, concedendosi al "primo arrivato".
Nel frattempo, J'aurais voulu être danseur, il nuovo film di Alain Berliner (leggi l'intervista) si appresta a uscire nelle sale; Pas sérieux s'abstenir, il secondo film di Miel van Hoogenbemt dopo Miss Montigny [+leggi anche:
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scheda film], è in post-produzione (leggi la news); alcuni progetti importanti sono in fase di sviluppo, come L'étage des morts di Gilles Béat, un poliziesco prodotto da Liaison en France, e la coproduzione con la Francia e l'Italia, The Times that Remains del palestinese Elia Suleiman. Artémis, è il caso di dirlo, non sta con le mani in mano.
(Tradotto dal francese)
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