Appuntamento europeo a Visions du Réel
La 13ma edizione del Festival internazionale del cinema Visions du Réel (20-26 aprile) si apre questa sera con la proiezione del film svizzero tedesco Heimatklänge [+leggi anche:
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scheda film] di Stefan Schwietert, che figura nella ventina di titoli in competizione (vedi la news).
Roccaforte del documentario installata nella piccola città di Nyon, alle porte di Ginevra, la manifestazione è dominata dal cinema nordamericano ed europeo. La produzione tedesca si distingue nella sezione Regards Neufs con quattro opere prime selezionate: Das Block di Stefan Kolbe e Chris Wright, Das leben ist ein langer Tag di Svenja Klüh, Interdom di Nasir Al-Jezairi e Nach der Musik di Igor Heitzmann.
La Francia è la Svizzera sono ugualmente ben rappresentate nella competizione e nelle sezioni parallele di Visions du Réel. Sul fronte francese, citiamo tra gli altri Bazar di Jeanne Delafosse, The Cycles of the Mental Machine di Jacqueline Caux, Un corps sans vie de 19 ans di Mosco Boucault, Terraquée (La femme argile) di Jean-Luc L’Huillier e Claire Simon, ospite degli Ateliers di Nyon. Oltre alla vetrina nazionale degli elvetici, il documentario svizzero presenta La beauté mon amour di Elisa Gardini, Le théatre des opérations di Benoît Rossel, Bruno Manser - Laki Penan di Christoph Kühn e Water Buffalo di Christelle Lheureux.
Questi tre paesi dominano inoltre le diverse Séances Spéciales dedicate al canale tedesco 3sat, alla collezione elvetica di ritratti filmati Plans-Fixes, ai cortometraggi del progetto franco-svizzero Transdocumentales (con la collaborazione di Cinéma en Lumière a Marsiglia) e a «l’homme à la caméra» François Reichenbach (1922-1993).
In programma anche numerose tavole rotonde, sedute di pitching e incontri professionali, e il Doc Outlook International Market proporrà oltre 200 film ai compratori stranieri.
(Tradotto dal francese)
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