20/05/2007

Organizzato sabato pomeriggio dall'Osservatorio Europeo dell'Audiovisivo e il ministero francese della Cultura nel vasto Salone degli Ambasciatori del Palais del Festival di Cannes, il convegno dedicato al video on demand (VOD) ha attirato una grande folla di professionisti e ha permesso di misurare la rapida espansione nel Vecchio Continente di questo mezzo di diffusione ancora limitato sul piano del ritorno economico, ma con un promettente avvenire davanti a sé (leggi il Dossier VOD). Al di là degli istruttivi scambi di opinione, la manifestazione ha reso pubblici i risultati di un'indagine condotta da NPA Conseil. A fine 2006, 142 servizi a pagamento di video on demand erano operativi in 24 paesi europei. Se si considerano i servizi gratuiti, ma anche le piattaforme a pagamento dei territori non analizzati, la stima dei servizi di VOD attualmente presenti in Europa arriva a più di 150. Per numero, la Francia, i Paesi Bassi e il Regno Unito s’impongono come leader di una diffusione che passa soprattutto da Internet (94 servizi) e la trasmissione via ADSL (47 servizi; più spesso via canali TV in modalità IPTV), e poi dal satellite e la rete terrestre, attraverso il videoregistratore digitale (una modalità d'accesso poco sviluppata ma che coinvolge due importanti attori del mercato: i britannici di BskyB e il gruppo tedesco-austriaco Premiere).

Tra le varie conclusioni dello studio, che sottolinea come i film rappresentino la più larga fetta di titoli proposti on demand, c'è da notare una tendenza alla rimessa i discussione della cronologia dei media, con un'anticipazione della diffusione in VOD. L'uscita in video on demand lo stesso giorno dell'uscita DVD diventa così una pratica sempre più ricorrente, specialmente nei paesi nordici.

(Tradotto dal francese)