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CANNES 2007 Un Certain Regard

Romania Dreamin'

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In questi giorni a Cannes si parla molto della Romania, un Paese appena entrato nella UE, il cui cinema è oggi in pieno rinnovamento grazie ad una delle più fertili generazioni di cineasti del vecchio continente. Gli applausi (e forse qualche premio, domenica sera) a 4 Months, 3 Weeks and 2 Days [+leggi anche:
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Purtroppo il cinema di Bucarest ha perso prematuramente quello che sembrava essere un nuovo talento su cui puntare. Cristian Nemescu, il cui primo lungometraggio California Dreamin' (Endless) [+leggi anche:
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è stato selezionato nella sezione Un Certain Regard, è infatti morto in un incidente d'auto a 27 anni, mentre il film era ancora in post-produzione.

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Con California Dreamin' il giovane Nemescu ci lascia un testamento scanzonato e fatto di ironia e disillusione, ma privo dello scetticismo che caratterizza una parte del cinema dell'Est e anzi pieno di amore per la vita e fiducia nel futuro.

Nella stazione ferroviaria del piccolo villaggio rumeno immaginato da Nemescu si ferma durante la guerra del Kossovo nel 1999 un convoglio della NATO. Si consuma uno scontro/incontro di culture che rappresenta il rapporto tra i Paesi economicamente più avanzati e il resto del mondo. Il capostazione (Razvan Vasilescu), un uomo al quale il comunismo ha strappato i genitori, ha aspettato per 50 anni che arrivassero gli statunitensi a salvarli e ora vuol fargliela pagare bloccando questo treno che trasporta un radar dal grande valore strategico. Il sindaco cialtrone vede invece l'arrivo del capitano Jones (Armand Assante) come un'occasione di svolta economica sul paesino e organizza un grande party. E intanto scoppia la love story tra il giovane sergente McLaren (Jamie Elman) e la figlia del capostazione Monica (Maria Dinulescu).

In un grande gioco di attese e sospensioni, l'anticapitalismo/antiamericanismo di Nemescu nasconde affetto ("il prodotto più importante degli Stati Uniti d'America è... la seduzione", si dice nel film) e il film scorre beffardo per 2 ore e 35 minuti. Il produttore Andrei Boncea ha voluto infatti lasciare la versione incompiuta del regista e ha aggiunto la parola "Endless" al titolo perché nessuno sa come sarebbe stato il montaggio finale.

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