Bruxelles proroga regime aiuti per produzione
La Commissione europea ha adottato oggi una comunicazione che estende fino al 31 dicembre 2009 l'applicazione delle attuali regole sugli aiuti di Stato alle opere cinematografiche e audiovisive. La comunicazione sul cinema conferma le regole messe a punto nel 2001 e nel 2004, con l'obiettivo di inviare un segnale incoraggiante all'industria europea.
Il commissario per la Concorrenza Neelie Kroes ha spiegato: "Il nostro obiettivo è assicurare che il controllo sugli aiuti di Stato continui a garantire condizioni eque e ottimali per la creazione artistica e culturale nel settore cinematografico e audiovisivo dell'Unione".
"La decisione di oggi della Commissione, che segue da vicino l'accordo sulla Tv senza Frontiere, dà agli Stati membri e agli investitori la certezza giuridica necessaria per continuare ad investire nei film europei, nelle serie televisive e in altri lavori audiovisivi", ha aggiunto Viviane Reding, commissario europeo per i Media e la Società dell'informazione.
"La decisione - ha spiegato Reding - dà a tutte le parti interessate il piano per la definizione delle regole future, con l'obiettivo di migliorare il rapporto tra la sfida di promuovere la diversità e il bisogno di rafforzare la competitività dell'industria audiovisiva". L'estensione decisa oggi significa che la Commissione continuerà ad applicare gli attuali criteri per valutare la compatibilità degli schemi di aiuti degli Stati membri con le regole sugli aiuti di Stato così come sono state stabilite nella 'Comunicazione sul cinema' del 2001 e estese nel 2004 fino alla fine di giugno 2007. Le soluzioni da oggi al 2009 dovranno tenere conto dei risultati di uno studio indipendente sull'impatto economico e culturale dei requisiti esistenti e riguardanti la cosiddetta 'territorializzazione', una clausola che in alcuni paesi obbliga i produttori a spendere una parte del bilancio del film nello Stato che fornisce gli aiuti.
La Commissione consente agli Stati membri di imporre questa clausola fino all'80% del totale del budget del film, il che significa che i produttori sono liberi di spendere almeno il 20% del bilancio al di fuori del paese senza avere nessuna riduzione degli aiuti. Secondo la Commissione, si tratta di una clausola giustificata dalla necessità di salvaguardare i talenti. I risultati preliminari dello studio indipendente verranno esaminati a Bruxelles il 6 luglio 2007, mentre i risultati definitivi giungeranno alla fine del 2007.
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