Costa Gavras, presidente della Cinémathèque
Successore di Claude Berri, dimessosi "per questioni personali", il regista e produttore Costa Gavras è stato eletto ieri presidente della Cinémathèque française. Il consiglio d'amministrazione dell'istituzione che conta 21 membri in totale (tra cui i cineasti Olivier Assayas, Alain Corneau, Jean-Paul Rappeneau e Nicole Garcia, oltre alla produttrice e presidente di Unifrance Margaret Menegoz) ha salutato "l'impegno e la dedizione dimostrata da Claude Berri dalla sua elezione nel settembre 2003 alla presidenza della Cinémathèque française, e lo ha nominato Presidente d'onore".
Eletto dopo un periodo particolarmente agitato nella storia della Cinémathèque (leggi l’articolo), Claude Berri ha condotto in tandem con il direttore generale Serge Toubiana il riuscito trasferimento dell'istituzione da Chaillot a rue de Bercy, 51 (vedi la news) e la sua fusione con la Biblioteca del cinema (BIFI). Organismo privato finanziato in gran parte dal Ministero della Cultura e della Comunicazione attraverso il Centre National de la Cinématographie, la Cinémathèque française contava nel 2005 su un budget di 16,1 M€ e su una collezione di 40 000 film.
Da segnalare anche la promozione di Olivier Wotling a direttore del cinema al CNC. Nominato da Véronique Cayla, direttrice generale del CNC, prende il posto di François Hurard che, dal canto suo, raggiunge il gabinetto del nuovo ministro della Cultura Christine Albanel, in qualità di assessore al cinema.
Infine, il regista Claude Miller ha accettato il mese scorso la presidenza de La fémis (Scuola nazionale superiore dei mestieri dell'immagine e del suono) prendendo il posto di Patrice Chéreau dimessosi a marzo, due mesi dopo la sua nomina, per sovraccarico di lavoro.
(Tradotto dal francese)
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