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PRODUZIONE Ungheria

La brigata di Pálfi

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Presentato all'ultimo Forum di Coproduzione organizzato a Cannes dal Club dei Produttori europei, Skeletal Brigade, il nuovo progetto del regista ungherese György Pálfi, ha suscitato un grandissimo interesse e una società francese, che preferisce al momento restare anonima, andrà a Budapest questa settimana per discutere un'eventuale entrata in coproduzione. C'è da dire che il regista magiaro, 33 anni, ha già dimostrato un talento e un potenziale fuori dal comune con i suoi primi lungometraggi: Hukkle (Scoperta europea dell'anno agli European Film Awards 2002 e pluripremiato nei festival) e Taxidermia [+leggi anche:
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scheda film
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(selezionato al Certain Regard cannense nel 2006 – leggi il Dossier).

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Co-firmata dal regista e sua moglie Zsófia Ruttkay, la sceneggiatura di Skeletal Brigade è un adattamento dell'omonimo romanzo di P. Howard (alias Jeno Rejto). La trama, che si svolge negli anni '30, racconta di come l'arrivo del prigioniero 63 vada a scombussolare la disciplina di un campo della Legione straniera situato in un terribile deserto e diretto da ufficiali psicologicamente disturbati dall'asprezza delle condizioni di vita. Il personaggio principale, Henry Fécamp, scampato alla pena di morte per duplice omicidio, furto, tradimento e spionaggio, arriva in questo inferno dove non solo è costretto ai lavori forzati, ma anche ad accaniti interrogatori perché sospettato di aver rubato documenti segreti. Punito per la sua reticenza, viene mandato nell'unità peggiore, la Brigata Skeletal, isolata su un altopiano con temperature che sfiorano i 60° e quasi completamente abbandonata alle leggi della giungla. Fécamp prende in mano la situazione e persuade questi dannati della Terra a ritrovare un po' di umanità e, soprattutto, incontra un vecchio conoscente che gli svela alcuni segreti del suo passato e lo spinge a guidare una rivolta.

Prodotto da Gabor Varadi per Eurofilm Studio, Skeletal Brigade prevede un budget da 4 a 5 milioni di euro, somma che potrebbe crescere grazie ai coproduttori e alla notorietà del cast europeo. Un affare da seguire con attenzione. Nel frattempo György Pálfi e i suoi produttori sono impegnati nella post-produzione di Paradise, film ludico girato in un asilo nido e centrato sull'infanzia, periodo in cui i comportamenti sfuggono alle regole della vita sociale che condizionano gli adulti.

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(Tradotto dal francese)

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