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LEGISLAZIONE Spagna

Più del 90% degli esercenti in sciopero

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Ieri il 93% dei distributori spagnoli hanno partecipato a un giorno di sciopero organizzato dalla Federazione dei cinema spagnoli (FECE). La sospensione delle attività di esercizio è la misura più recente presa per contestare la nuova legge sul cinema proposta diversi mesi fa dal ministro della Cultura Carmen Calvo, un progetto contestato anche da molti altri settori dell'industria (leggi la news). Uno sciopero simile ebbe luogo nel 1993, quando la legge attuale stava per essere approvata.

Gli esercenti spagnoli chiedono sia "l'abolizione della quota di schermi per le produzioni nazionali", sia una serie di agevolazioni fiscali in caso la quota venga rispettata. Insistono inoltre sulla necessità di riconoscere che "un cinema che proietta un film spagnolo è un cinema vuoto, il che porta grosse perdite", come specificato nel comunicato stampa della FECE.

Madrid (95%), l'Andalusia (95%) e la Catalogna (90%) sono le tre regioni dove lo sciopero ha avuto maggior presa, seguite dalla Galizia, la regione di Valencia, la Castiglia e le Baleari. Secondo le cifre rivelate dalla FECE, lo sciopero ha causato perdite per 1M €.

In occasione dello sciopero, la FECE si è riunita con i principali partiti politici (PP, CIU, BNG et IU) e spera di poter incontrare presto i rappresentanti del Partito socialista.

Il 7% delle sale che si sono astenute dallo sciopero comprendono i cinema appartenenti ad Altafilmes, che ha dichiarato che "l'inclusione di film europei e non solo spagnoli aumenta il numero e la scelta di film che possono permettere di raggiungere le quote".

Dal canto loro, gli attori spagnoli hanno nuovamente espresso le loro riserve riguardo alla nuova legge, a proposito della quale non sono stati consultati (leggi la news). Tuttavia, Pilar Bardem, presidente dell'AISGE, ha manifestato chiaramente la sua opposizione alle richieste della FECE e sottolineato che le quote di schermi sono "del tutto necessarie" alla sopravvivenza del cinema spagnolo.

(Tradotto dall'inglese)

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