02/07/2007

"L'Europa ha bisogno di un'industria del gioco interattivo forte, visto che questo tipo d'intrattenimento rappresenta una delle attività di svago preferite dagli europei e pesa, in termini finanziari, più del cinema". Lo ha dichiarato Viviane Reding, commissario europeo per la Società dell'informazione e i media, in occasione della conferenza dell'ISFE (Interactive Software Federation of Europe), tenutasi a Bruxelles il 26 e 27 giugno.

La Reding ha salutato il lancio ufficiale di PEGI Online, un sistema di classificazione dei giochi online messo a punto con il sostegno finanziario della Commissione europea (programma Safer Internet).

Il vantaggio del sistema, secondo la Reding, è di non classificare le opere in base all'età, ma in base alla descrizione dei contenuti (violenza, sesso, linguaggio, ecc.). Si tratta di uno dei sistemi di autoregolamentazione predicati dalla Commissione, benché la responsabilità nei confronti dei minori continui a ricadere su rivenditori e sale da gioco. Anche l'industria oggi ha il dovere di comunicare e informare i genitori di questi sistemi di classificazione.

Viviane Reding ha confermato l'intenzione di consegnare entro la fine del 2007 al Parlamento e al Consiglio un rapporto sugli sviluppi della classificazione dei videogiochi per computer. L'ultimo trimestre vedrà anche la pubblicazione di un'informativa sull'educazione ai media, con in epigrafe i consigli per una buona pratica e le proposte di eventuali azioni in questo campo.

Da parte sua, il programma MEDIA pubblicherà nelle prossime settimane un bando per sostenere lo sviluppo delle opere interattive su ogni supporto, online e non, compresi i progetti di nuovi giochi per computer e console.

(Tradotto dal francese)