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FESTIVAL Serbia

A Novi Sad riflettori sulle coproduzioni europee

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Si è diviso tra promozione del cinema nazionale e valorizzazione dei prodotti europei, il primo Film Festival of Serbia, a Novi Sad: cinque giorni di proiezioni (dal 3 all’8 luglio) promossi dal Ministero della Cultura della Repubblica di Serbia, dall’Executive Council of Autonomous Province of Vojvodina e dal City Council of Novi Sad.

Due le sezioni competitive. In "National Class", tutti i lungometraggi prodotti in Serbia negli ultimi dodici mesi: all'attenzione (soprattutto) di osservatori e operatori stranieri, sedici film tra cui Gucha di Dušan Milić, in coproduzione con Austria, Germania e Bulgaria. Premiato dal pubblico del Sofia International Film Festival, l’opera seconda di Milić (un "Romeo e Giulietta" tra bande musicali rivali) nasce, come il precedente Jagoda u supermarketu, sotto l’egida di Emir Kusturica, omaggiato dal festival con una nutrita retrospettiva dei suoi titoli più famosi.

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La giuria presieduta dall’islandese Fridrik Thor Fridriksson ha premiato Belle Epoque di Nikola Stojanović, commedia drammatica sui fatti di Sarajevo del 1914, raccontati attraverso le vicende di Antonio Waltz, primo cameraman del cinema bosniaco. Miglior regista, Szabolcs Tornai per Sand Glass, tratto dal romanzo di Danilo Kiš.

In concorso anche le opere della sezione "Eurimages": panoramica, per la prima volta competitiva, su produzioni (e soprattutto coproduzioni) finanziate dall’omonimo fondo. Un ventaglio di nomi che spazia dai maestri Raoul Ruiz (l’euro-kolossal Klimt [+leggi anche:
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) e Carlos Saura (Iberia), fino ai giovani talenti di domani, portando a Novi Sad anche lo “scandaloso” Taxidermia [+leggi anche:
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di György Pálfi. A vincere è stata Teresa Villaverde, con Transe [+leggi anche:
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, presentato a Cannes e Rotterdam, coproduzione tra Clap Filmes (Portogallo), Gémini (Francia) e Revolver (Italia).

Che le coproduzioni stiano a cuore al nuovo festival lo dimostra il progetto del Danubius Film Fund, promosso (sull’esempio del Balkan Fund del Thessaloniki Film Festival) per offrire una piattaforma di cooperazione tra Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina. E Serbia, naturalmente: che con questo festival così europeista conferma la propria candidatura al programma MEDIA.

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