19/07/2007

Questa settimana, accanto a cinque titoli anglosassoni per lo più da brivido (tra cui l'ultimo Tarantino A prova di morte), il cinema europeo si difende bene, con lo stesso numero di novità.

Il pubblico tedesco da oggi potrà trovare nelle sale due produzioni nazionali. Dopo All Alone (Mutterseelenallein) nel 2005, il regista televisivo Bernd Böhlich propone Du bist nicht allein [+leggi anche:
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scheda film] (lett. "non sei solo"), dramma sociale che mette in scena un'affascinante galleria di personaggi che cercano d'inventarsi una vita nuova, dal disoccupato che s'innamora della sua vicina di casa al medico, che con la moglie attrice (Herbert Knaup e Karoline Eichhorn) affronta serenamente le avversità della vita. Questo film, distribuito da Neue Visionen, è interpretato anche da Katharina Thalbach.

Salzgeber propone invece il documentario Max Ernst - Mein Vagabundieren - Meine Unruhe, lavoro diretto nel 1991, in occasione del centenario della nascita del grande artista dadaista, dal regista candidato all'Oscar Peter Schamoni.

Anche una coproduzione tedesca con il Regno Unito e gli Stati Uniti sbarca nelle sale: la commedia Death at a Funeral [+leggi anche:
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scheda film] di Frank Oz, distribuita da Concorde.

Arsenal lancia allo stesso tempo il titolo francese Je crois que je l'aime [+leggi anche:
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scheda film] di Pierre Jolivet, storia di un amore improbabile tra un uomo in carriera (Vincent Lindon) e un'artista (Sandrine Bonnaire). La Svizzera è invece rappresentata dal documentario Ferdinand Hodler - Das Herz ist mein Auge di Heinz Bütler, il più completo ritratto dell'artista nazionale, inventore del "Parallelismo" (una forma di simbolismo), mai realizzato (distr. Film Kino Text).

(Tradotto dal francese)