20/07/2007

La Commissione europea ha dato ieri il via libera al Belgio per la proroga fino al 31 dicembre 2009 del suo sistema d'incentivo fiscale, il cosiddetto tax shelter, destinato a sostenere la produzione audiovisiva. Questo meccanismo di aiuto al cinema, che permette a una società di detrarre dalle imposte la somma investita in una produzione audiovisiva, ha ricevuto l'approvazione finale della Commissione. Proposto nel 2001, entrato in vigore nel 2003, il tax shelter belga scadeva il 30 giugno scorso e doveva essere riconfermato su approvazione della DG Competition.

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La notizia di un possibile mancato rinnovo aveva scatenato un putiferio all'ultimo festival di Cannes (leggi la news): si vociferava che la Commissione avesse richiesto maggiori informazioni e un certo numero di modifiche al dossier che era stato presentato dal ministro federale dell'Economia, Didier Reynders, giudicando il testo troppo sbilanciato sugli aspetti economici della misura fiscale. Cosa che nessun rappresentante del ministro a Cannes, nonostante le sollecitazioni degli addetti ai lavori e dei giornalisti presenti, aveva confermato né smentito. Questa decisione arriva un mese dopo l'annuncio fatto da Viviane Reding sulla riconferma, da parte della Commissione, delle regole relative al finanziamento pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive (leggi la news).

Dalla sua entrata in vigore nei settori del cinema e della televisione, il tax shelter belga ha permesso lo sgravio di quasi 60 milioni di euro (ultime cifre 2007). Numerosi film come L’Enfant [+leggi anche:
recensione
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intervista: Luc & Jean-Pierre Dardenne
scheda film] di Luc e Jean Pierre Dardenne, o il prossimo film di Jaco Van Dormael, Mr Nobody (leggi la news), sono stati finanziati in parte grazie al tax shelter, strumento vitale per il cinema belga.

(Tradotto dal francese)