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AUDIOVISIVI Europa

Bruxelles: il DVB-H come standard europeo

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I dati sull''adozione della tv-mobile in Europa non sono incoraggianti. “Si rischia di perdere un mercato da 20 miliardi l'anno” è il grido d’allarme di Viviane Reding. Il Commissario della Società dell'informazione e dei media invita Industria e Governi europei a interessarsi della questione, per non perdere la possibilità di “diventare leader mondiali come già nel settore della telefonia mobile”.

Lo standard GSM, sviluppato dall’industria europea della telefonia mobile, è il modello a cui guardare: per questo la Commissione Europea ha adottato ieri una strategia di rafforzamento interno della televisione mobile, proponendo l’adozione della tecnologia Dvb-H (Digital video Broadcasting-Handhelds) come standard unico comunitario.

Il DVB-H, versione “su misura” per dispositivi portatili del DVB-T (digitale terrestre), è stato inventato in Europa dai leader della telefonia mobile Sony-Ericsson, Motorola e Nokia. Società che lo scorso 30 maggio scrissero alla Reding una lettera aperta perché accelerasse l'adozione del Dvb-H.

L'obiettivo del pronunciamento dell’esecutivo europeo è quello di ridurre la frammentazione del mercato continentale entro gli Europei di Calcio del 2008, recuperando posizioni in un mercato che varrà 20 miliardi entro il 2011. Per raggiungerlo, gli Stati membri sono invitati a riservare parte delle frequenze della banda Uhf alla tv-mobile. Quanto al quadro normativo che regolerà i servizi televisivi a livello nazionale, la Commissione considera la tv-mobile un servizio nascente, e pertanto invita all’adozione di misure “leggere”.

Misure necessarie, e urgenti: lo standard dell'americana Qualcomm ha segnato un punto importante grazie all'adozione da parte di At&t. Non c’è tempo da perdere, perché – dichiara la Reding – “la radiodiffusione mobile è un’opportunità che può permettere all'Europa di rafforzare la propria leadership nell'ambito delle tecnologie e dei servizi audio-visivi mobili”.

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