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VENEZIA 2007 SIC

I critici alla ricerca di "sguardi nuovi"

di 

Sette opere prime in concorso, un omaggio a Sembène Ousmane e l’esordio del figlio d’arte Jónas Cuarón: in programma alla 22a Settimana Internazionale della Critica (30 agosto-8 settembre), durante la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia .

La sezione (autonoma ma sostenuta dalla Biennale) è promossa dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici con MiBAC e Regione Veneto, e punta per tradizione alla scoperta di nuovi talenti. Tutti in corsa per il titolo di miglior film della SIC, e per il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”.

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Di Ousmane, saranno proposti Borom Sarret e La Noire de…, gli esordi del padre del cinema africano, recentemente scomparso. Il figlio 26enne di Alfonso Cuarón debutta invece sulle orme di Chris Marker. Con Año Uña racconta l’innamoramento di un quattordicenne messicano per una ventenne americana, attraverso un flusso fotografico che ricorda La Jetée.

“Abbiamo cercato sguardi nuovi”, spiega il delegato generale della SIC Francesco Di Pace. E sottolinea i leit-motiv di quest’anno: “la coralità, e il tentativo di rispondere alle molte inquietudini della vita moderna. In questo senso, c’è molta spiritualità nei film che abbiamo scelto”.

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di Jalil Lespert (già attore per Guédiguian e Cantet), coproduzione franco-canadese (MK2 Productions e WY Productions ), che intreccia quattro destini nella notte di Natale; e pure il taiwanese Zui Yaoyuan De Juli (La maggiore distanza possibile) di Lin Jing-jie, sulle disperazioni esistenziali di un tecnico del suono.

Di nuovo molte storie in The Nines, tre episodi (affidati al tris d’attori Ryan Reynolds, Hope Davis e Melissa McCarthy) diretti da John August, sceneggiatore di Tim Burton. Sono tre anche i personaggi del belga Small Gods [+leggi anche:
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, atipico road-movie firmato da Dimitri Karakatsanis e prodotto da Potemkino e Kanibal Films: Sara, la ragazza muta scappata dall’orfanotrofio, il giovane David, e Elena, convalescente dopo l’incidente in cui ha perso il figlio.

Ancora elaborazione del lutto in Otryv di Alexander Mindadze: il premiato sceneggiatore russo passa dietro la macchina da presa con questo film liberamente ispirato alle conseguenze di un disastro aereo tedesco. Mentre dal Kazakhstan arriva Karoy di Zanna Issabayeva, redenzione di un farabutto tra melodramma, commedia e grottesco.

L’italiano in concorso si intitola La ragazza del Lago [+leggi anche:
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, l’ha diretto il quarantenne Andrea Molaioli. Prodotto da Indigo Film, sarà distribuito in sala dal 7 settembre, a ridosso della proiezione veneziana. Perché i film della SIC sono scelti e giudicati dai critici ma rivolti anche al grande pubblico. Lo dimostra il successo di A Guide to Recognizing Your Saints, vincitore della scorsa edizione. Tutti, autori e selezionatori, si augurano non resti un caso isolato.

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