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Intervista a Yvon Thiec sulla conferenza di Beaune e sulla TVSF

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- Yvon Thiec delegato generale di Eurocinema (l’organizzazione che rappresenta i professionisti francesi a Bruxelles), illustra le proposte di Eurocinema avanzate durante la conferenza di Beaune nel 2005.

Difendiamo la diversità culturale

Yvon Thiec, Delegato Generale di Eurocinema

Yvon Thiec, Delegato Generale di Eurocinema (organizzazione che rappresenta i professionisti francesi a Bruxelles), torna sul dopo Beaune e la Direttiva Televisione senza Frontiere, in questi giorni in discussione alla Commissione Europea.


Cineuropa. Quali sono state le proposte avanzate dai professionisti a Beaune ?
Yvon Thiec: Pensiamo che in questo nuovo contesto economico, gli operatori telecom dovrebbero partecipare al finanziamento delle opere audiovisive. Abbiamo proposto che siano integrate nella Direttiva delle misure in virtù delle quail gli Stati che lo desiderano, possano spingere le società di telecomunicazioni a contribuire alla promozione della diversità culturale.
Vorremmo anche che nei cataloghi di film in linea ci sia un accesso garantito ad un contenuto europeo.

Come ha trovato il discorso del Commissario Reding ?
Yvon Thiec:Positivo. Mi sembra che ci siano stati dei passi avanti rispetto a quanto dichiarato alla conferenza di Liverpool, organizzata a settembre dalla Presidenza britannica. Ho l’impressione che il Commissario Reding si sia avvicinata alle nostre posizioni sulla promozione della diversità culturale. Ha dato delle indicazioni chiare sul coinvolgimento degli operatori di telecomunicazione.

Cineuropa: Qual'è la sua opinione sulla proposta della Commissione?

Yvon Thiec: Eurocinema, associazione dei produttori di cinema e di televisione, ritiene che il progetto di revisione della direttiva "Televisione senza frontiere" adottata lo scorso 13 dicembre dalla Commissione costituisca una proposizione appropriata ed equilibrata.

Per quanto riguarda la promozione delle opere europee attraverso i servizi online, la direttiva precisa che tali servizi dovranno "favorire la distribuzione e la produzione di opere europee". In questo senso, gli Stati membri dovranno sia prevedere delle forme di contribuzione alla produzione e all'acquisizione di opere audiovisive europee da parte degli operatori implicati, che garantire una proporzione di opere audiovisive europee nei cataloghi.

Queste disposizioni costituiranno l'oggetto del rapporto che ogni Stato membro dovrà inviare alla Commissione affinché quest'ultima possa, se lo riterrà necessario, proporre delle misure complementari entro quattro anni dall'entrata in vigore del testo.

Cosa pensa delle misure relative alla diffusione di opere europee?

Yvon Thiec: Sia le misure relative alla diffusione di opere europee (quote) riguardanti i media tradizionali che le disposizioni relative alla produzione indipendente sono mantenute.

Infine, la direttiva autorizza il "product placement" ed estende il regime delle interruzioni pubblicitarie relative ai film e ai telefilm.

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