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VENEZIA 2007 Orizzonti Doc

Desplechin gioca in casa

di 

Lontano dal grande schermo dal 2004, quando Rois et reine concorse per il Leone d’oro, Arnaud Desplechin torna a Venezia con il documentario L’Aimée, primo titolo europeo in competizione in Orizzonti Doc.

Girato nella casa paterna (a Roubaix, dove sta realizzando Un Conte de Noël, atteso per il 2008), è un home-movie al quadrato: storia di una famiglia (e soprattutto di una madre mai conosciuta), e dell’abitazione che ne custodisce le memorie. Fino al trasloco, quando le mansarde e le cantine restituiscono fotografie, spartiti, lettere: un patrimonio d’epoca che illumina il passato di orfano di Robert Desplechin, padre del regista. Ma soprattutto figlio di Thérese, vera protagonista di questi settanta intensi minuti. Evocata, strappata all’oblio da ricordi e ritratti di famiglia, la donna abita i fotogrammi del film, attraverso le parole di un figlio che non l’ha mai conosciuta ma continua a tramandarne la memoria. Anche oltre il trasloco, durante il quale la macchina da presa di Desplechin scruta per l’ultima volta non mobili e quadri ma scorci, superfici, prospettive perdute per sempre. O forse salvate, da questo film di fantasmi e presenze impalpabili, che rende universale un album di famiglia privato.

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Prodotto da Why Not Productions e Magica Films con una troupe limitata che si adattasse al clima delle riprese, L’Aimée è interpretato, oltre che da Arnaud e Robert, anche da Fabrice, Joseph, Davis e Gabriel Desplechin.

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