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VENEZIA 2007 Fuori Concorso Maestri

L’Hotel in guerra di Lizzani

di 

A undici anni da Celluloide, Carlo Lizzani torna sul grande schermo con Hotel Meina, tratto dal libro omonimo di Marco Nozza, ispirato a una pagina drammatica del nazifascismo: l’eccidio di sedici ebrei prigionieri nell’albergo che dà il titolo al film, uccisi e gettati nel Lago Maggiore.

Accolto nella sezione Venezia Maestri, il film non tradisce le ambizioni che hanno accompagnato la carriera del suo autore, impegnato da oltre mezzo secolo a raccontare l’Italia, a ricostruirne per immagini la Storia: una vocazione civile che si sposa con la lezione di Roberto Rossellini anche in questa ultima fatica, vicina all’idea di cinema didattico proposta dall’autore di Paisà.

Toccando un nervo ancora scoperto del passato recente, Hotel Meinai non ha avuto vita facile: prima l’allontanamento di Pasquale Squitieri, destituito dalla produttrice Ida Di Benedetto; poi le dichiarazioni di Becky Behar, ultima sopravvissuta all’eccidio del 1943, contro una sceneggiatura che si prende qualche libertà sulla prigionia dei sedici ospiti forzati, e inventa personaggi e storie d’amore mai vissute: come quella tra la diciottenne Noa Benar (ispirata proprio alla Behar, che di anni ne aveva soltanto tredici) e il coetaneo Julien Fendez (interpretato da Federico Costantini).

Per chi quei tragici fatti li ha vissuti, difficile perdonare il tradimento, ma è soprattutto altro a non convincere in pieno. Non che a Lizzani difetti il mestiere, ma la Storia si fa sempre più difficile da raccontare, anche lui che in anni lontani seppe leggere (e interpretare) le tensioni di quella stessa epoca: la distanza degli eventi congela le psicologia (e la credibilità) in didascalia, i dialoghi pesano come sentenze, e i personaggi parlano come libri stampati, col senno di poi.

Realizzato dall’italiana Titania Produzioni con la francese Plaza Film e i serbi di Film 87, Hotel Meina sarà distribuito in Italia da Mikado, tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008. Le vendite internazionali sono curate da Rai Trade.

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