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PRODUZIONE Finlandia

Il settore cinema in sciopero

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Con un atto storico, tutti i produttori finlandesi si sono mostrati ieri uniti in una conferenza stampa tenutasi a Helsinki, per richiedere uno sciopero generale contro la mancanza di supporto da parte del governo alla produzione cinematografica e contro promesse mai mantenute. Tutti i film attualmente in produzione saranno completati, ma nessuna nuova pellicola entrerà in produzione.

Da Aki Kaurismäki a Markus Selin (Solar Films), padrini dei maggiori hit locali, circa 30 produttori hanno firmato una lettera che denuncia lo scarso livello di sostegno pubblico allocato per il prossimo anno (13.5 milioni di euro l'anno), il medesimo del 2007 nonostante l'aumento dell'8% promesso per il 2008.

Irina Krohn, Responsabile del Finnish Film Foundation ha commentato: "Sono dieci anni che ci promettono aumenti di budget. Negli anni '90, il numero di spettatori di cinema locale era sceso (3.7% nel 1996). Il governo aveva dunque annunciato che, se i produttori avessero aumentato lo share di mercato del cinema locale, sarebbero stati allocati maggiori finanziamenti. Il cinema finlandese ha ora il 23% di share di mercato, ma il governo non ha mantenuto la promessa".

La frustrazione del settore deriva anche dal confronto con gli altri paesi nordici, che vede la Finlandia come "cugino povero" con la metà dei sostegni alla produzione cinematografica. Krohn ha dichiarato che giovedì prossimo, quando i rappresentanti dell'industria incontreranno il Ministro della Cultura Stefan Wallin per una tavola rotonda, gli ricorderà la dura realtà economica con la quale il settore deve confrontarsi.

"Lo scorso anno, tre case di produzione sono andate in bancarotta e abbiamo paura che altre compagnie indipendenti possano fare la stessa fine" ha ammonito il filmmaker e produttore Claes Olsson (Kinoproduction), il cui ultimo film Colorado Avenue esce venerdì.

Krohn, ad ogni modo, resta ottimista, e sottolinea il fatto che, sebbene il governo abbia già presentato le sue proposte di budget 2008, si può ancora pensare ad una allocazione extra a primavera, se il Parlamento sarà d'accordo. "La questione cruciale sarà fissare un piano e determinare le somme extra", ha commentato.

(Tradotto dall'inglese)

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