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ESERCENTI Francia

L’alleanza UGC – MK2 smuove le acque

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Mentre i gruppi UGC e MK2 hanno ufficializzato questa mattina il loro accordo in merito alle carte di accesso illimitato al cinema, il tema continua a gettare scompiglio tra i professionisti della settima arte francese (leggi l’articolo). Dopo anni di black out, la questione del prezzo del ticket torna ora in primo piano. L' Ufficio di coordinamento delle organizzazioni cinematografiche (Bloc), co-presieduto dal produttore Jean-François Lepetit e il regista Pierre Salvadori, si è rivolto ieri al Centre National de la Cinématographie (CNC) chiedendo più trasparenza in materia, dopo aver espresso a fine luglio le proprie preoccupazioni circa la nuova alleanza UGC – MK2 "che autorizza due gruppi di esercenti a creare un'offerta commerciale comune riunendo oltre due terzi delle sale parigine, ed emarginando così le sale indipendenti, già di per sé indebolite".

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Secondo il Bloc, che riunisce l’Associazione dei Produttori di Cinema, i Distributori Indipendenti Riuniti Europei, il Sindacato dei Produttori Indipendenti, l’Unione dei Produttori di Cinema e la Società dei Registi di Cinema, il prezzo medio dei biglietti è aumentato del 10% dal 2000 al 2006 (da 5,39 € a 5,94 €) e quello delle carte illimitate (UGC e Le Pass) del 32 % a 19,8 euro, mentre la remunerazione che spetta agli aventi diritto dagli ingressi con le carte illimitate (che serve anche ad alimentare il sostegno gestito dal CNC) stagna a 5,03€ e deve di conseguenza essere rivalutato.

Pur riconoscendo l'importanza delle formule d'abbonamento illimitato autorizzate dal CNC, il Bloc sottolinea che "niente giustifica il fatto che esse siano le uniche a sfuggire alla trasparenza che caratterizza il sistema francese". Chiede dunque che siano rese pubbliche tutte le informazioni relative alle carte (in particolare il loro numero e quello dei posti venduti attraverso questa formula, al momento sconosciuti) al fine di poter misurare il loro impatto sulle uscite. Produttori e distributori ricordano inoltre che la loro remunerazione proviene dalla spartizione degli incassi di biglietteria, mentre gli esercenti possono contare sulla crescita dei guadagni annessi che non vengono redistribuiti (tantomeno al CNC). Così, mentre 54 milioni di euro vengono spesi dai distributori per la promozione dei film nelle sale, ossia 20 volte in più rispetto al 1998, le cifre degli incassi degli esercizi commerciali all'interno dei cinema sono, come sempre, tenute nel massimo riserbo.

Mentre il CNC ha annunciato quest'estate il lancio di uno studio sul reale funzionamento delle carte d'abbonamento illimitato, il Bloc chiede maggiore voce in capitolo e insiste sul fatto che i poteri pubblici devono "impedire che in futuro l'esercizio si avvalga del suo potere economico per fissare unilateralmente i proventi del resto del settore".

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(Tradotto dal francese)

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