E' morto Witold Leszczyński
Witold Leszczyński è morto sabato scorso a Łodź, all'età di 74 anni, durante le riprese del suo film autobiografico Stary człowiek i pies (Il vecchio e il cane). Con lui se ne va uno dei poeti del cinema polacco, regista, sceneggiatore e direttore della fotografia.
"La forma è molto più importante del contenuto", sottolineava spesso il regista, In effetti, tutte le storie raccontate da Leszczyński sono state realizzate con una cura incomparabile. Il titolo che lo ha iscritto nella storia del cinema polacco, Żywot Mateusza (I giorni di Matteo - 1967) è una storia intima, adattamento della prosa del norvegese Tarjei Vesaas. Questo lungometraggio è stato premiato più volte, in particolare con il Gran Premio del Festival Internazionale di Cannes Giovani, Gran Premio di Valladolid e un premio per il miglior film a Colombo.
Leszczyński, nato nel 1933, si è diplomato alla Scuola di Cinema di Łódź. Dopo I giorni di Matteo, ha scritto e diretto Rewizja osobista (1972) e Rekolekcje (1977). Nel 1981, ha girato Konopielka, un film basato sul libro di Edward Redliński, con un ruolo indimenticabile per Krzysztof Majchrzak. Questo film è stato premiato al Festival del Cinema Polacco di Gdynia nel 1984. Due anni dopo, Leszczyński si è visto assegnare a Gdynia il Gran Premio per la sua nuova opera: Siekierezada, premiato anche con i premi FIPRESCI e INTERFILM alla Berlinale nel 1987. Nel 1993, Leszczyński ha diretto Kolos, poi nel 2000 Requiem, un film la cui atmosfera ricorda quella de I giorni di Matteo. Dal 1997, Witold Leszczyński insegnava alla Scuola di Cinema di Łódź.
(Tradotto dal francese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.