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VENEZIA 2007 Concorso

Greenaway dipinge il suo Rembrandt

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A sedici anni da Prospero’s Books, Peter Greenaway (intervista) torna in concorso al Lido: a giudicare dall’accoglienza delle prime proiezioni, il suo ultimo film rischia di mettere d’accordo tutti, pubblico e stampa. E forse anche la giuria, che a poche ore (e un paio di titoli) dal verdetto saluta in Nightwatching [+leggi anche:
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l’ultima coproduzione europea in concorso.

Non nuovo al cosmopolitismo produttivo, il cineasta gallese s’affida a una cordata di finanziatori olandesi (The Kasander Film Company), britannici (Kasander Productions), polacchi (Yeti Films) e canadesi (No Equal Entertainment), per ricostruire la storia di un dipinto, “La ronda di notte” di Rembrandt, celeberrimo e segreto allo stesso tempo.

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Archiviata la saga di Tulse Luper, per il cineasta gallese è il ritorno a una narrazione più tradizionale, che non rinuncia alle ossessioni di sempre. La cabala, per esempio: “ci sono 51 misteri, nel dipinto”, racconta in conferenza stampa, ricordando il primo approccio con il grande pittore olandese, e i motivi che l’hanno reso un’icona pop, al pari delle sue tele più famose: “ho visto La ronda quand’ero studente, ho una formazione da pittore e non ho mai capito perché sono diventato cineasta; Rembrandt non è il mio pittore preferito, ma il mondo lo ama perché è democratico e repubblicano insieme, post-freudiano, modernista, non misogino… è il pittore ideale, pensiamo di lui le cose migliori che vorremmo pensare di noi stessi”. Sullo schermo, Rembrandt è il sorprendente Martin Freeman, l’attore inglese di Hot Fuzz e Shaun of the dead.

Il film, un thriller sui generis che cerca di far luce sul giallo che avvolge il quadro (per molti un "j’accuse" non troppo celato contro i poteri forti dell’epoca), scoprendo nelle immagini le tracce d’un fatto di sangue: “è quel che succede anche al protagonista di Blow up, di Michelangelo Antonioni”.

Sostenitore da sempre del primato dell’immagine sulla parola, Peter Greenaway ha seguito di nuovo la massima di Jean-Luc Godard: “appena ottenete i fondi, buttate via la sceneggiatura”. Al contrario degli ultimi tentativi, però, Nightwathing non manca d’una sua accessibilità (che lo avvicina a opere lontane come The Draughtsman's Contract) e di una raffinatezza formale che potrebbe non lasciare indifferenti i giurati.

Girato tra Amsterdam, Polonia e Galles, Nightwatching dovrebbe uscire nei Paesi Bassi all’inizio del 2008. Le vendite internazionali sono affidate a ContentFilm International.

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