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VENEZIA 2007 I premi

Ang Lee, Brian De Palma, Abdel Kechiche

di 

A due anni da Brokeback Mountain, il taiwanese Ang Lee – tornato a girare in patria dopo molte opere americane – mette in gabbia il secondo Leone d’Oro. L’incandescente melodramma Lust, Caution! , presentato nei primi giorni, ha resistito alla concorrenza di titoli molto amati dal pubblico e dalla critica, bissando il successo del western omosessuale e stabilendo per sé il primato di unico autore ad aver vinto il festival con due opere di lingue diversa. Al film, anche l’Osella per la migliore fotografia, firmata dal brasiliano Rodrigo Prieto.

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Leone d’Argento è Brian De Palma, per Redacted. Al Lido lo scorso anno con The Black Dahlia, il regista firma un complesso atto d’accusa contro la guerra in Iraq, girato in digitale simulando i video dei soldati e le trasmissioni dei network televisivi.

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il Premio speciale della Giuria. Per il cineasta franco-tunisino, già premiato a Venezia con l’esordio Tutta colpa di Voltaire, è la consacrazione definitiva dopo il successo internazionale de La schivata [+leggi anche:
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. Interpretato da Hafsia Herzi, questo film sui sogni d’una famiglia maghrebina, è valso alla protagonista il Premio Marcello Mastroianni per l’attrice esordiente.

Premio della Giuria ex-aequo anche per I’m Not There di Todd Haynes, il puzzle biografico sulla vita di Bob Dylan, interpretato da Christian Bale, Richard Gere, Heath Ledger. E Cate Blanchett, che per il suo ruolo en-travesti ha conquistato la Coppa Volpi per l’interpretazione femminile.

Miglior attore è Brad Pitt, eroe western in The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford di Andrew Dominik, nonostante i pronostici della vigilia caldeggiassero il premio per l’altro protagonista del film, Casey Affleck.

Al russo Nikita Mikhalkov, Leone d’Oro nel 1991 con Urga, è andato un Leone d’Oro speciale per l’insieme dell’opera, assegnato per non escludere dal palmarés il penultimo titolo in concorso, 12, molto apprezzato dal pubblico del Lido.

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, Palma d’Oro l’anno scorso a Cannes.

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di Rodrigo Plá, coproduzione ispano-messicana in programma ai Venice Days.

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di Veiko Õunpuu, mentre Useless di Jia Zhangke (Leone d’Oro l’anno scorso per Still Life) è il miglior documentario di Orizzonti doc. Ai due riconoscimenti si aggiunge la menzione speciale al fluviale Death in the Land of Encantos di Lav Diaz, nove ore sul tifone che nel 2006 sconvolse le Filippine.

Tra le opere brevi di Corto Cortissimo, il Leone d’Argento per il miglior cortometraggio è andato al britannico Dogaltogether di Paddy Considine (con una menzione speciale al russo Stone People di Leonid Rybakov), mentre il Prix Uip per il miglior cortometraggio europeo è stato assegnato a Alumbramiento di Eduardo Chapero-Jackson.

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