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VENEZIA 2007 Orizzonti (film di chiusura)

La tragica Huppert di Tonino de Bernardi

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Non nuovo alla Mostra, Tonino de Bernardi chiude la sezione Orizzonti con Médée Miracle. Cineasta underground, al di fuori d’ogni logica di consumo, marginale per scelta, l’autore torinese persegue un’idea di cinema ostinata e anti-commerciale: tanto che in una carriera quarantennale, soltanto Appassionate (nel 1999 in concorso a Venezia) è uscito regolarmente in sala.

Eppure il suo cinema, soprattutto quello più segreto e clandestino, continua a esercitare il suo fascino: anche su Isabelle Huppert, che conobbe il regista a Locarno nel 1993, e dopo un decennio di progetti rimandati è finalmente protagonista di questa rilettura contemporanea della tragedia di Euripide.

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Medea cambia nome (si chiama Iréne, non a caso come l’Ingrid Bergman di Europa ’51): straniera, lascia tutto, compresa la propria patria, per amore del francese Jason, che presto si stanca di lei, tradendola per una connazionale. Abbandonata, sfoga la sua rabbia nella promiscuità con i clienti del bistrot dove s’esibisce (cantando “Crazy Love” di Nick Cave e Marianne Faithfull), è additata come madre degenere, e medita di uccidere le figlie. Ma il Miracle del titolo è proprio la rinuncia al proposito omicida, il rivolgimento della violenza contro sé stessa, che passando per la depressione la condurrà verso un destino d’altruismo.

Già convincente Medea sul palcoscenico teatrale, Isabelle Huppert (Coppa Volpi nel 1988 e nel 1995, e Leone speciale nel 2005) fa dell’eroina del mito una donna moderna, che si muove nel paesaggio desolato della banlieu parigina, ingrigito dal digitale sporco del fedele Tommaso Borgstrom, operatore storico di Tonino de Bernardi.

Accanto all’attrice francese, anche Lou Castel, Isabel Ruth, Tommaso Ragno, persino Maria de Medeiros. Il regista confida d’aver cambiato idea sugli attori (“non sono oggetti che il cinema trasforma in merce, ma un mezzo per raggiungere territori che ci spaventano”): ma nonostante i nomi importanti, e l’appeal (anche) commerciale della protagonista, Médée Miracle (coproduzione italo-francese tra le parigine Stella Films e Les Films du Camelia, la torinese Lontane Province Film, e Arte) non ha ancora una distribuzione in Italia. Le vendite internazionali sono curate da UMedia.

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